PANTELLERIA settembre 2021

Settembre è il mese perfetto per godersi il mare e il Sud Italia e questa volta scegliamo una meta molto, molto a sud: l’ISOLA DI PANTELLERIA, più vicina alla Tunisia che alla Sicilia, di origine vulcanica, selvaggia, plasmata dal sole, dal mare e dal vento.

E’ l’11 settembre 2021 e si parte con Volotea da Genova alla volta di Pantelleria con un po’ di angoscia perché proprio la sera prima un tornado ha colpito il nord dell’isola, è un fatto assolutamente anomalo a queste latitudini e nessuno qui ricorda un fenomeno del genere. Comunque noi arriviamo per fortuna con un pelo di ritardo sul tornado, il cielo ritorna sereno, un bel venticello spazza via le nuvole e l’aereo arriva addirittura con 25 minuti di anticipo. All’aeroporto Gaetano ci ha lasciato l’auto che useremo nella nostra settimana a Pantelleria, una Panda scassata ma funzionale, perfetta per affrontare le stradine strette e sconnesse dell’isola.

Prima di raggiungere il nostro alloggio, ci fermiamo sul lungomare in un bar affacciato sul porto per una seconda colazione con caffè e bacio pantesco, tipico dolce formato da due parti di pasta croccante farcita nel mezzo con crema di ricotta: uno spettacolo!

Abbiamo scelto di soggiornare in un DAMMUSO, tipica costruzione dell’isola, costituita da spessi muri in pietra lavica ed da tetto a cupola. La scelta si rivela azzeccata, la posizione con vista sul tramonto e sul mare è unica, l’ampia terrazza ha tavolo, lettini e sdraio e anche la parte interna è ampia, molto curata in ogni particolare e dalla pulizia impeccabile. Gentilissimi, molto disponibili ad accoglierci e prodighi di consigli sulle zone da visitare e sui ristoranti sia il proprietario Sebastiano che la simpatica Caterina che lo aiuta a gestire il bellissimo dammuso.

Ci rilassiamo e pranziamo con ottimi arancini e pizze acquistati al porto di Pantelleria al forno “Pinuzzu U palermitanu”, accompagnati dal vino bianco che Caterina ci ha portato.

Verso sera c’è ancora vento, ma il cielo è sereno e percorriamo in auto la parte est della litoranea con splendido panorama fino alle CALA LEVANTE e TRAMONTANA, vicino all’ARCO DELL’ELEFANTE, enorme scoglio di pietra lavica a forma di proboscide di elefante che entra in acqua creando un grande arco.

Bella passeggiata sul mare fino al tramonto e poi cena fenomenale sulla veranda del RISTORANTE LE CALE con particolare segnalazione all’antipasto di gambero rosso con cuore di arancia, riduzione di burrata e olio agli agrumi e alla busiata al gambero rosso di Mazara con pomodori e pistacchio.

12 settembre – Ci svegliamo con calma, ci godiamo la colazione con vista mare dalla nostra terrazza e poi bagno di gran soddisfazione alla vicina CALA MARTINGANA che si raggiunge con una strada stretta e ripida, ma che riserva acqua cristallina e con tanti pesci e colori del mare spettacolari dal verde al blu.

Tornati al dammuso cuciniamo la pasta locale (busiata) con il pesto pantesco (di capperi) che abbiniamo ad un bello zibibbo. Poi relax nel silenzio della macchia mediterranea.

Nel pomeriggio esploriamo il paesino da SCAURI, dal porto facciamo una passeggiata lungo la scogliera passando dal sito archeologico romano. Poi aperitivo al caratteristico BAR KAYA KAYA al porticciolo al tramonto.

Per cena abbiamo prenotato nel giardino pantesco del RISTORANTE LA NICCHIA, dove ci colpiscono i gusti particolari dell’antipasto  con gambero bianco, ricci e menta, le busiate al tonno fresco e la tagliata pantesca di tonno.

13 settembre – La mattinata inizia con un bel TREKKING (che in totale durerà più di 3 ore e mezza) che ci permette di esplorare la campagna dell’isola nel mezzo della macchia mediterranea tra muretti a secco, fichi d’India, dammusi, giardini panteschi, piantagioni di viti (dalla caratteristica tipologia ad alberello da cui si ricava il locale passito), distese di coltivazioni di capperi.

La prima tappa è alle FAVARE, getti di vapore acqueo che fuoriescono da fessure nella roccia e che raggiungono anche i 100 gradi. Siamo alle pendici della MONTAGNA GRANDE  e da qui, con un’ora di cammino tra panorami mozzafiato, raggiungiamo l’originalissimo BAGNO ASCIUTTO (di BENIKULA’), sauna naturale in una grotta da cui fuoriesce vapore acqueo a 40 gradi. Appena fuori dalla grotta delle sedute in pietra tra gli alberi si affacciano sull’enorme piana di Monastero, coltivata in prevalenza con vitigni ad alberello.

Tornati a SCAURI, facciamo razzia di prodotti da forno al PANIFICIO MARRONE: pizze di vari gusti, pane, biscotti, arancini e baci panteschi. Abbiamo tutto per il pranzo al nostro dammuso, compreso un gigantesco dolcissimo melone giallo (di cui abbiamo visto varie coltivazioni nelle campagne).

Dopo il meritato relax post trekking, ci attende un bel bagno alla vicina insenatura di NIKA’, caratteristica per la sorgente di acqua calda termale nel mare che rende gran parte dell’acqua della baia caldissima.

Decidiamo di cenare al nostro dammuso dopo esserci goduti un bell’aperitivo al tramonto sul mare dalla nostra veranda: uno spettacolo che non si può perdere! Il passito che ci ha portato Caterina con i biscottini del forno Marrone concludono in bellezza la giornata.

14 settembre – Svegliarsi nella pace e nel silenzio rotto solo dal canto degli uccellini vedendo il mare dal letto è decisamente un plus del nostro dammuso.

Nelle nostre peregrinazioni per l’isola attraversiamo prima di tutto l’entroterra sempre coltivato, dove troviamo tanti contadini intenti a vendemmiare.

Ci fermiamo al piccolo villaggio di GADIR che ha un bel porticciolo e vasche termali nella roccia che risalgono all’epoca romana e contengono sali minerali dall’efficacia terapeutica; ci sono sia calidarium che frigidarium. Naturalmente ci immergiamo e stiamo benone.

Passeggiata al FARO di PUNTA SPADILLO e visita al piccolo ma carino MUSEO VULCANOLOGICO. Poi, malgrado il caldo, ci avviamo per un sentiero a picco sul mare con panorami mozzafiato fino al bel LAGHETTO DELLE ONDINE, che in pratica è un tratto di mare insinuatosi nelle rocce.

Proseguiamo sempre a piedi lungo la costa alta e frastagliata tra enormi massi di lava fino alla CALA CINQUE DENTI, dai fenomenali colori, dove ci rilassiamo con un bel bagno.

Pranzo con pane cunzato che abbiamo acquistato alla fornitissima PANETTERIA TERREMOTO, trovata a KHAMMA in mattinata, accompagnato da una birretta.

Proseguiamo lungo la costa nord per raggiungere il paese di PANTELLERIA, anche perché questo è l’unico posto dell’isola in cui si trova un distributore di benzina. Ne approfittiamo per gustare una granita ai gelsi in un bar al porto. Ultimo bagno della giornata alla riparatissima e molto carina CALA DEL BUE MARINO. Poi a casa, dove ci scialiamo sulla terrazza con un aperitivo con vino catarrato locale (di Caterina), pane, olio e origano e pane con pesto pantesco ai capperi, mentre ci godiamo il tramonto.

Cena al RISTORANTE U RUNCUNE, in una terrazza in mezzo ai vigneti a base di antipasti di melanzane e polpo fritto, cuscus di pesce e verdure, carbonara di tonno, cassatina e cannolo scomposto.

15 settembre – Ci svegliamo un po’ prima del solito per raggiungere il porto del paese di Pantelleria, dove ci aspetta la BARCA che ci condurrà intorno all’isola. E’ un’altra bella giornata di sole, il mare è calmo e la sapiente guida del capitano Franco ci permette di conoscere le coste nei particolari con spiegazioni dettagliate ed aneddoti sulla vita pantesca. Franco è un curioso personaggio, direi un uomo di spettacolo, simpatico, piacevole, fuori dalle righe ma comunque educato e dalla grande esperienza marinara.

La giornata è molto divertente, parecchi sono i bagni che ci concediamo in varie meravigliose calette con colori del mare e delle rocce fenomenali. Notevole anche il pranzo, organizzato alla perfezione da Franco e dai suoi collaboratori (il sugo però è preparato dalla moglie!) a base di bruschette al sugo di capperi e pasta con pomodoro e mandorle dal gusto ottimo, per la quale non è possibile non fare il bis.

Verso sera, tornati al porto, facciamo una breve passeggiata per le viuzze del paesino di Pantelleria, che in realtà non riserva nulla di particolare, anche perché è stato distrutto durante la seconda guerra mondiale e ricostruito in modo caotico.

Di ritorno al dammuso, ci concediamo una sosta per un aperitivo (decisamente rinforzato) all’ AZIENDA AGRICOLA AGRISOLA con degustazione di ottimo vino zibibbo di loro produzione accompagnato da crostini con moltissime salse locali gustosissime, poi melone con origano e composte di arancia e per ultimo passito speciale con biscottini. Tutto ciò con lo sfondo di un paesaggio stupendo nel mezzo dei vigneti, serviti da padroni di casa gentilissimi ed entusiasti. Immancabile la sosta al PANIFICIO MARRONE a SCAURI, dove acquistiamo due baci panteschi da gustare sulla terrazza del dammuso con caffè e passito.

16 settembre – Mattinata di relax e di lettura, il sole continua ad assisterci. Decidiamo di avviarci verso il centro dell’isola fino al suggestivo lago che è un po’ il simbolo di Pantelleria e che avevamo intravisto durante l’atterraggio del nostro volo. Si tratta del LAGO SPECCHIO DI VENERE, così chiamato perche si racconta che la dea Venere venisse qui a specchiarsi prima di incontrare Bacco; in realtà è un lago naturale che occupa il cratere di un vulcano, assume tante colorazioni ed è famoso per le sue proprietà termali.

Prima di tutto, essendo ormai ora di pranzo, ci godiamo la cucina pantesca della TRATTORIA DA PINA che si affaccia proprio sul lago, gustando ottimi ravioli ricotta e menta, pescespada con capperi e pomodoro, insalata pantesca (patate, pomodori, olive, origano, capperi, cipolla). Poi ci dedichiamo alle cure termali, immergendoci prima nelle vasche sulle rive del lago da cui fuoriesce acqua ad oltre 50 gradi, poi ricoprendoci il corpo con i fanghi termali e facendoli asciugare camminando. Oltre al relax, benefiche sono le proprietĂ  dei fanghi, che rendono la pelle morbidissima e libera da ogni impuritĂ .

Torniamo verso SCAURI, dove ci fermiamo vicino al porto per un gelato, che ci era stato decantato, al pistacchio e cioccolato con capperi: ottimo e originale!

17 settembre – Colazione sempre nel silenzio e con splendido panorama dalla terrazza del dammuso e poi prontissimi per un’altra bella mattinata di sole e mare. Lo scirocco sta calando, ma rimane molto caldo. Decidiamo per una cala che dovrebbe (e di fatto è) essere ridossata, all’ ARCO DELL’ELEFANTE. Bellissimo bagno, oggi è il giorno in cui troviamo più pesci e anche variopinti; qui la maschera è indispensabile perché ci permette di godere lo spettacolo dei fondali e della fauna marina.

Torniamo al dammuso per un bel pranzo accompagnato da zibibbo, poi caffè e dolcetti e ci rilassiamo leggendo. Cena al RISTORANTE U TRUSCIU, buono ma non eccezionale e poi a casa ad ammirare le stelle per la nostra ultima sera pantesca.

18 settembre – Lasciamo a malincuore Pantelleria e il nostro dammuso e prendiamo in mattinata il volo Volotea per Genova.

La settimana è stata ottima, tutto decisamente al di sopra delle aspettative, un’isola da consigliare e che ci rimarrà nel cuore.

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Pubblicato da bobiworld

Baba, medico nella vita con la passione dei viaggi, Bobo, medico nella vita con passione dei viaggi e della fotografia.. insieme bobi... vi presentiamo il nostro modo di esplorare il mondo con idee, impressioni, appunti di viaggio e consigli utili il tutto corredato dalle immagini scattate in giro per il mondo. Ci accompagna in questo "viaggio" nostra figlia Giada che metterĂ  a disposizione di tutti i ragazzi le sue impressioni ed il suo punto di vista... buon divertimento!!

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