NEW YORK maggio 2022

7 maggio – L’emozione dell’aeroporto non si esaurisce mai anche dopo tanti viaggi e solo entrare a Malpensa mi comunica serenità: la gente che cerca il gate, i bimbi entusiasti, i passaporti in mano, gli assistenti di volo che raggiungono gli aerei nelle loro belle divise, i cartelloni pubblicitari giganteschi, il duty free con i profumi da provare e il Toblerone, i negozi di lusso dove non ho mai visto nessuno che acquista, l’attesa dell’imbarco con la brama di volare…perfino i controlli di sicurezza mi piacciono.

Eccoci qui esattamente dopo 2 anni dal viaggio a New York saltato per la pandemia; noi non ci arrendiamo e siamo pronti a recuperare quello che il covid ci ha tarpato. Rimangono alcune restrizioni, in particolare il tampone il giorno prima della partenza, certo dobbiamo ancora avere le mascherine FFP2 in volo, ma si riparte e mentre l’aereo Delta si alza, si alza anche l’entusiasmo.

Arriviamo all’aeroporto JFK INTERNATIONAL addirittura con un anticipo di mezz’ora, dopo un tranquillo volo di 8 ore ½ tra film, letture e pasti. I controlli sono piuttosto veloci, per arrivare a MANHATTAN (il JFK si trova nei QUEENS) prendiamo l’AIRTRAIN e poi la metro ed eccoci nel cuore pulsante della città. Purtroppo piove e fa anche freddo per essere maggio, ma è un ostacolo che non ci frena. Raggiungiamo il nostro YOTEL, posto vicino a TIMES SQUARE; è un hotel moderno, carino, le nostre camere sono al 21° piano con bella vista sui grattacieli, ben insonorizzate, ma molto piccole anche se comode e ben organizzate.

Partiamo per esplorare la cittĂ  passando dalla mitica TIMES SQUARE, piena di vita, luci, rumori, negozi con i caratteristici giganteschi cartelloni pubblicitari colorati con le immagini che cambiano: un luogo visto in centinaia di film e che rimane iconico della cultura americana.

Proseguiamo sempre a piedi, malgrado la pioggia che in realtĂ  è diminuita, costeggiando CENTRAL PARK e percorrendo la 5th AVENUE dove si trovano palazzi e hotel eleganti e molti dei musei cittadini. Abbiamo prenotato da casa per le 18 l’ingresso al GUGGENHEIM MUSEUM (che solo a quest’ora e solo il sabato è gratuito o meglio “pay as you wish” ) e la reservation ci permette di saltare la lunga fila.

Il GUGGENHEIM ci piace molto in particolare per la sua struttura architettonica in cui la spirale interna porta a percorrere il percorso museale con l’esposizione dei dipinti seguendo un continuum, senza l’usuale divisione in stanze degli altri musei: Picasso, Monet, Van Gogh, Chagall, ma soprattutto tante opere di KANDINSKY (che io adoro).

Siamo affamati e decidiamo di cenare in zona con hamburger e patatine da SHAKE E SHACK. A casa sarebbero le 4 di notte, abbiamo fatto il giro dell’orologio da svegli ed è decisamente ora di un bel sonno ristoratore.

8 maggio – Non piove più ma è nuvoloso. L’hotel (come quasi tutti quelli di NY) non comprende la colazione, perciò ci fermiamo in un caffè vicino per un muffin ai mirtilli con caffè americano (lunghissimo e bollente). E’ domenica, perciò ci spostiamo con la metro fino ad HARLEM, un tempo quartiere malfamato della comunità nera newyorkese che però dagli anni ’90 si è trasformato in un bel quartiere, interessante ed eccentrico.

Ci fermiamo alla SALEM CHURCH, dove assistiamo alla messa con canti gospel: è molto bella e suggestiva anche se ci sono tanti curiosi come noi e le persone locali partecipanti alla messa non sono tantissime. Chi canta nel coro però ha voci splendide la musica è molto coinvolgente. Al termine della messa passeggiamo per Harlem fino all’ APOLLO THEATER, epicentro della cultura afroamericana: le strade del quartiere sono ampi viali alberati con le tipiche case a schiera con la scalinata e le scale antiincendio, parecchie sono le chiese storiche.

Pranziamo al RISTORANTE AMY RUTH’S con waffel e bacon, Letizia prende il curioso Mac cheese burger (assurda combinazione in un panino di pasta al formaggio e hamburger): cibo accettabile ma non segnalare anche perché troppo pesante.

Sempre a piedi (alla fine della giornata arriveremo a ben 22 Km!) arriviamo alla COLUMBIA UNIVERSITY, tranquilla oasi di pace dove troviamo parecchi studenti tra i vialetti alberati e fioriti, i prati e gli edifici per lo studio e le lezioni. 

Carino lo shop dell’università, in particolare belle le tipiche felpe azzurre. Tappa alla cattedrale neogotica SAINT JOHN THE DIVINE CATHEDRAL.

Poi ci comportiamo come veri newyorkesi gironzolando per CENTRAL PARK,

immenso spazio verde nel cuore di NY. Laghetti, collinette, prati si alternano ad aree per lo sport tra tanta gente che va in bici, a piedi, con il monopattino, con cani e bambini, fa pic-nic, gioca a palla.

Numerosissimi sono gli scoiattoli, i pettirossi big (come tutto è big a NY), qui e là ci sono persone che suonano e qualcuno che si esibisce ballando. Nella parte sud del parco si trovano anche la statua dell’eroico cane Balto e un piccolo memoriale di John Lennon, morto qui.

Usciti dal parco passiamo al LINCOLN CENTER, complesso culturale costituito da vari edifici per il teatro, il balletto e la musica classica.

Poi gironzoliamo al COLUMBUS CIRCLE,

grande piazza circolare molto carina con la statua di Cristoforo Colombo posta al centro su una colonna, le torri di vetro del TIME WARNER CENTER e il simpatico gigantesco mappamondo di metallo.

Ceniamo con un trancio di pizza (per la verità non male) in un localino carino (sì, lo so, non mangiamo mai la pizza all’estero, ma a NY l’hanno adottata e d’altronde non esiste il vero cibo americano).

Poi percorriamo la mitica BROADWAY costellata di teatri e locali fino a TIMES SQUARE, curiosiamo in qualche negozietto, entriamo nel gigantesco M&M’S STORE che ha gadgets di ogni genere comprese slot machines con quantità inimmaginabili di confetti e magliette di ogni colore (in realtà sembra un luna park).

Briefing serale in hotel per organizzare la giornata di domani, quando è finalmente previsto il sole.

Già all’esordio abbiamo scoperto che i nostri nuovi compagni di viaggio (Gigi e Sara) sono piacevoli complici delle nostre scorribande e l’accordo su come muoverci a NY è perfetto; questa volta insieme ai nostri inossidabili Beppe e Rossana c’è Leti (invidiata da Giulia e Giada, a casa a lavorare o/e studiare).

9 maggio – L’alba con lo skyline di NY dalla finestra della nostra camera è l’esordio della giornata, che ci riserverà un bellissimo sole, anche se non fa caldo. Colazione da STARBUCKS con chocolate brownie e mega caffè che ci dobbiamo portare via perché ustiona per ore (camminare con il beverone in mano ci fa proprio sentire newyorkesi).

Passando sempre a piedi tra altissimi grattacieli raggiungiamo una piazza dove si trova una recentissima costruzione, il VESSEL, dalla curiosa architettura a nido d’ape, che domina l’area di riqualificazione urbanistica HUDSON YARDS.

Bobo si scatena con le foto e per un attimo lo perdiamo anche perché cammina con il naso in su fotografando e dimenticandosi di tutto. Da questa piazza parte la HIGH LINE, parco lineare realizzato sul percorso in disuso di una ferrovia sopraelevata.

La passeggiata nel centro di Manhattan, ma nel verde e nel silenzio all’altezza degli appartamenti di lusso tutti a vetrate ci piace molto.

Siamo tra GREENWICH VILLAGE e CHELSEA e ogni tanto scendiamo dalla passeggiata sopraelevata per andare nelle vie del quartiere dove troviamo anche alcuni bei murales.

Oggi alla fine dell’HIGH LINE troviamo un’enorme profusione di rose che decorano la via e vengono donate a tutte le donne da VICTORIA’S SECRET per promuovere il suo nuovo profumo.

Gironzoliamo per la LITTLE ISLAND, recentissimo parco pubblico che è un’affascinante oasi sul FIUME HUDSON, dal design stile palafitta con distese di fiori e piante e un bell’anfiteatro sul fiume.

Poi esploriamo il vicino CHELSIE MARKET posto in un grande edificio industriale riqualificato (era la fabbrica dell’OREO) con tanti negozi e bei ristorantini.

Noi scegliamo di pranzare al LOBSTER PLACE con un bel LOBSTER ROLL, piccolo, caro (come tutto a NY), ma squisito.

La passeggiata nel GREENWICH VILLAGE prosegue fino a WASHINGTON SQUARE, luogo di ritrovo dei newyorkesi per rilassarsi tra le molte aree verdi e ascoltare i numerosi artisti di strada che si esibiscono.

Altra bella piazza è UNION SQUARE dove tante persone mangiano qualcosa da asporto, leggono su una panchina (qui come dovunque a NY nei parchi grandi e piccoli le panchine sono tantissime) o giocano a scacchi (ci sono molti tavolini con vari newyorkesi che si sfidano).

Anche noi acquistiamo in una bancarella fragole buonissime (e stranamente economiche) e le mangiamo seduti su una panchina della piazza.

Percorriamo l’elegante FIFTH AVENUE fino al FLATIRON BUILDING (purtroppo impalcato), curioso edificio a forma di ferro da stiro, vera prodezza architettonica.

Passiamo poi dal MADISON SQUARE PARK dove troviamo tranquilli anziani che fanno TAI CHI e davanti al mitico EMPIRE STATE BUILDING.

Arriviamo al ROCKFELLER CENTER nella cui famosa piazza si trova una pista di pattinaggio vicino alla statua di Prometeo; è qui che a Natale viene acceso il grande albero.

Decisamente fenomenale e imperdibile è la salita al TOP OF THE ROCK:

dalla cima dell’edificio si gode un panorama mozzafiato della città a 360 gradi, emozionante! Aspettiamo il tramonto con il sottofondo di musica jazz…senza parole!

Cena in un locale molto carino, lo STARDUST, classico american diner in cui i camerieri accompagnano la loro attivitĂ  con esibizioni canore (e sono bravissimi) in giro per il locale, buono e abbondante anche il cibo;

i camerieri che cantano hanno recitato o reciteranno anche nei musical di Broadway.

10 maggio – Anche oggi un bel sole ci farà compagnia. Cominciamo in modo ottimo la giornata facendo la colazione in TIMES SQUARE da KRISPY CREME con DONUTS morbidi e molto buoni accompagnati dal caffè; nel locale si vede la grande macchina che prepara e cuoce i donuts.

Prendiamo la metro per raggiungere il centro di Manhattan e da BATTERY PARK prendiamo il traghetto gratuito per STATEN ISLAND

percorso di circa 20 minuti interessante soprattutto per il panorama sui grattacieli e perché si passa molto vicino alla STATUA DELLA LIBERTA’.

Al ritorno ci avviamo a piedi lungo la costa, ammiriamo gli antichi edifici in mattoni e ci fermiamo a rilassarci e a godere il panorama del BROOKLYN BRIDGE al PIER 17 splendidamente ristrutturato e dalla tranquilla atmosfera. Pausa pranzo street food con il classico hot-dog al PAPAYA DOG.

Emozionante attraversare il ponte di Brooklyn con una splendida passeggiata sulla passerella pedonale in legno sopra al flusso di auto con un panorama mozzafiato sullo skyline di Manhattan.

Sulla riva opposta dell’EAST RIVER ci attende BROOKLYN con il vivace e caratteristico quartiere DUMBO e il fascino delle sue case antiche in mattoni rossi, dei localini, dei bar e delle gallerie d’arte. Impossibile non ripetere la famosa foto copertina di “C’era una volta in America”

Bello passeggiare al BROOKLYN BRIDGE PARK, dove, visto anche la splendida giornata di sole, la popolazione newyorkese fa jogging, legge sulle panchine, prende il sole in riva all’acqua, gioca a palla nei prati, mangia, beve caffè da asporto. E’ un luogo estremamente romantico con vista sui ponti e su Manhattan e decisamente adatto per il relax.

Torniamo sul ponte verso Manhattan e passiamo dall’OCULUS, originale e avveniristica architettura di CALATRAVA (centro commerciale e stazione della metro), tutto bianco e con un grande spazio interno che dà un senso di imponenza.

Toccante la zona dove si ergevano le TORRI GEMELLE, distrutte dall’attentato dell’11 settembre 2001 (GROUND ZERO), dove due bacini con fontane segnalano dove le torri si trovavano con incisi sul perimetro i nomi delle vittime. Attorno tanti altissimi grattacieli, tra cui il più alto è la torre ONE WORLD TRADE CENTER.

Non lontano si trova il famoso quartiere finanziario WALL STREET con la borsa, la FEDERAL HALL davanti a cui si erge la statua di GEORGE WASHINGTON nel mezzo di una selva di grattacieli e la TRINITY CHURCH.

Curiose la STATUA DEL TORO e quella della bambina senza paura (FEARLESS GIRL).

Per cena scegliamo un ristorante messicano, dove mangiamo bene, che si trova vicino a un bel molo affollato di locali frequentatissimi e da cui si vede il panorama del tramonto sull’Hudson.

11 maggio – Colazione di gran soddisfazione ad una bella bakery, AMY’S BREAD, dove troviamo buonissimi muffins ai mirtilli, pane con noci e focaccia, biscotti di ogni tipo.

Passeggiata fino al piccolo, ma molto grazioso BRYANT PARK, angolo di verde in piena cittĂ  con panchine, sedie e tavoli pubblici dove tanti newyorkesi si fermano a far colazione, leggere e meditare.

Dal parco si sale la scalinata della PUBLIC LIBRARY delimitata da 2 leoni in marmo (luogo immortalato in numerosi film) e si ammirano le sale di consultazione e il TREASURE con numerosi antichi manoscritti (l’ingresso è stranamente gratuito).

Non molto lontano interessante è anche la visita alla MORGAN LIBRARY, grandiosa collezione di libri  rari in stanze colme di libri e piene di fascino, raccolte dal banchiere Morgan in un bel palazzo neorinascimentale.

L’esplorazione della città prosegue curiosando tra le vie, i locali, i negozi di ogni genere fino alla sede dell’ONU, che purtroppo è blindata, ma il palazzo ha la sua suggestione.

Passiamo ad acquistare il NEW YORK TIMES cartaceo (ormai sembra quasi in estinzione a favore della lettura delle notizie on line) all’iconica GRAN CENTRAL TERMINAL sotto il cui orologio centrale si sono dati appuntamento tanti innamorati cinematografici.

Simpatico raggiungere la vicina isoletta ROOSEVELT con la FUNICOLARE da cui si gode uno splendido panorama sullo skyline di NY: passeggiamo nel bel parco, facciamo un pic-nic con fragole e banane acquistato in cittĂ  e ci rilassiamo al sole sulle sdraio.

Tornati a Manhattan alla FIFTH AVENUE, entriamo nella TRUMP TOWER, follia architettonica egocentrica dell’ex presidente Trump con alte cascate, marmi, decori dorati e un negozio colmo di accessori di ogni genere con l’immagine del magnate.

Grandioso e dal design originale lo store a forma di cubo trasparente della APPLE.

La SAINT PATRICK’S CATHEDRAL, pur essendo relativamente recente (fine del 1800) e non paragonabile alle nostre, ha un’imponenza gotica notevole.

Ceniamo al simpaticissimo locale BUBBA GUMP, ispirato al film FORREST GUMP e in stile tipico ristorante anni ’60 americano con tavoli e panche: mangiamo i gamberi di Forrest e la zuppa di pesce del New England molto buona. Facciamo tappa alla MAGNOLIA BAKERY per gustare qualche bel cup cake.

12 maggio – Tipica colazione americana al WEST WAY DINER in 9th avenue con pancakes con fragole o sciroppo d’acero, uova e bacon, frutta e yogurt con caffè e caratteristico coffee refil.

In metro (che come la volta scorsa in cui siamo stati a NY ci è parsa piuttosto brutta e poco curata) raggiungiamo SOHO, elegante quartiere con localini, ristoranti, bei negozi e edifici con facciate in ghisa. Letizia non resiste ad un altro cup cake. Poi per caso capitiamo in una via di Soho dove stanno girando lo spot della Loacher e chiacchieriamo con gli italiani che vi stanno lavorando.

Passiamo nel quartiere dell’emigrazione italiana, LITTLE ITALY, ora affollato di trattorie, pizzerie e rosticcerie. Parte di questa zona italiana è stata inglobata nella vicina CHINATOWN con botteghe, templi buddisti, bancarelle con improponibili cibi e verdure asiatiche sconosciute. Lo street food di oggi sono i DUMPLINGS che mangiamo seduti in un parchetto tra bimbi vocianti e signori cinesi che giocano a ping-pong.

Proseguiamo la passeggiata nel quartiere NOLITA e nell’ EAST VILLAGE  e ci fermiamo a far merenda in una caffetteria/bakeria molto carina, LITTLE CUPCAKE BAKE SHOP, dove accompagniamo il caffè a cheese-cake e torta al cioccolato (che è stata definita la migliore degli USA).

Tappa allo STORE DI HARRY POTTER, molto curato e con ogni genere di gadget, sembra interessante bere la burrobirra ma è dolcissima e dal pessimo gusto.

Cena a FIVE GUYS con doppio hamburger e una fiumana di patatine, poi giretto nella sempre folcloristica TIMES SQUARE.

13 maggio – Torniamo per colazione da KRISPY CREME per mangiare i DONUTS che ci erano piaciuti. Poi ci dedichiamo al bellissimo MOMA (MUSEUM OF MODERN ART) che accoglie collezioni di PICASSO, VAN GOGH, MATISSE, ANDY WARHOL, POLLOCK assieme ad oggetti di design, opere di fotografia e cinema in 6 piani luminosi e ben organizzati.

Dedichiamo le ultime ore a NY a qualche negozio che ci incuriosisce particolarmente, pranziamo qualcuno da CHICK-FIL-A con pollo fritto e qualcuno al WHOLE FOOD MARKET dove si mangia qualsiasi cosa a peso senza considerare che cibo è e la scelta è molto vasta.

In tarda sera raggiungiamo il JFK mentre inizia a piovere. Il meteo ci ha certamente graziato e la settimana è stata quasi sempre con il sole, anche se non calda per la primavera avanzata.

Un saluto a NY che ci ha riservato molte emozioni e un grazie ai nostri compagni di viaggio con cui l’accordo è stato perfetto e che hanno condiviso con noi splendide giornate.

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Pubblicato da bobiworld

Baba, medico nella vita con la passione dei viaggi, Bobo, medico nella vita con passione dei viaggi e della fotografia.. insieme bobi... vi presentiamo il nostro modo di esplorare il mondo con idee, impressioni, appunti di viaggio e consigli utili il tutto corredato dalle immagini scattate in giro per il mondo. Ci accompagna in questo "viaggio" nostra figlia Giada che metterĂ  a disposizione di tutti i ragazzi le sue impressioni ed il suo punto di vista... buon divertimento!!

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