SARDEGNA on the road giugno 2021

Caldo, estate, sole, vaccino ormai diffuso a tante persone tanto da farci ben sperare di dire addio all’orribile periodo del Covid. E’ il momento di rilassarci e non ci può essere un posto migliore della Sardegna con il suo mare fenomenale. Siamo stati più volte nell’isola e ci ha sempre stregato; quest’anno scegliamo la costa occidentale che si prospetta selvaggia e dalla variegata bellezza naturale marina.

18 giugno – Raggiungiamo il porto di Genova senza traffico (cosa rare di quest’epoca sulle strade liguri) e subito ci imbarchiamo con rotta PORTO TORRES trascorrendo la notte in navigazione.

19 giugno – Prima di dirigerci verso la spiaggia che sarà la nostra prima sosta, ci fermiamo alla grandiosa, monumentale ma allo stesso tempo semplice in quanto romanica, BASILICA DI SAN GAVINO a PORTO TORRES. Si tratta del complesso romanico più grande della Sardegna, conservato benissimo, con all’interno colonne di epoca romana e le spoglie del martire Gavino, venerato nell’isola.

Al paese di STINTINO, carino e con un bel porticciolo in un fiordo, facciamo colazione con dolci tipici sardi. Varie spiagge costeggiano la strada del promontorio di CAPO FALCONE, dove si trova STINTINO fino ad arrivare al vero paradiso terrestre, costituito dalle spiagge della PELOSA e della PELOSETTA con sabbia bianchissima e mare basso cristallino dalle cangianti sfumature di colore.

L’HOTEL LA PELOSETTA che abbiamo scelto si affaccia proprio sul mare con vista all’isola dell’Asinara e sull’isola Piana e la nostra camera ha un terrazzo che è una favola tra profumo di mare e gabbiani vocianti. La spiaggia dell’hotel è tranquilla e ci permette di goderci appieno la giornata e questo mare sensazionale tra lunghi bagni e passeggiate nell’acqua bassa. Per finire la giornata in bellezza ceniamo sul mare al RISTORANTE LA PELOSETTA con fregola ai frutti di mare, tagliolini al tonno e tagliata di tonno: ottimo con un panorama unico!

20 giugno – Lo scroscio di pioggia durante la notte e la nuvolaglia mattutina non rendono meno affascinante il risveglio e la colazione sul mare. Dopo aver fatto qualche chiacchera con le giovani, gentili e molto professionali ragazze della reception, Veronica e Maria, partiamo con l’intento di esplorare la costa fino ad Alghero.

La nostra prima sosta è alla vicina SPIAGGIA DI COSCIA DI DONNA che raggiungiamo attraverso una breve strada stretta circondata da una rigogliosa vegetazione a cespuglio con parecchi fiori colorati. Non possiamo assolutamente evitare una seconda colazione specialissima al BISCOTTIFICIO DEMELAS a POZZO SAN NICOLA a base di ricottelle, tombarelli (con ricotta, arancia e noci) e seadas calde appena fatte.

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Breve sosta alla SPIAGGIA DI LAMPIANU che si fa apprezzare per il mare cristallino e le sfumature di colore notevoli malgrado il sole sia velato. Nessuno in spiaggia qui e pochissime persone anche alla lunghissima SPIAGGIA DELL’ARGENTIERA con sabbia di grani medi ambrati chiari e quasi grigi per via delle polveri minerali e un mare calmissimo. E’ una zona in cui fino agli anno ’60 esistevano impianti minerari e un borgo di minatori, ora è un suggestivo sito di archeologia industriale che si affaccia sul mare turchese. Mentre siamo alla spiaggia dell’Argentiera, arriva la troupe di RAI3 regione che intervista i pochissimi bagnanti presenti, tra cui noi, anche loro stupiti che una zona di tale bellezza sia così poco frequentata. Al chiosco sulla spiaggia prendiamo una bella birra ristoratrice e ripartiamo.

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Dopo la SPIAGGIA DI PORTO PALMAS, che si trova ancora nella COSTA DEI GRIFONI, facciamo una passeggiata alla SPIAGGIA DI PORTO FERRO, molto selvaggia e incastonata in una splendida baia circondata da dune; di solito è un paradiso per i surfisti, anche se oggi il mare è calmo. Da qui inizia la COSTA DEL CORALLO. Ottimo il fatto che si può parcheggiare ovunque senza problemi (e gratis) e si raggiungono facilmente tutte le spiagge.

Arrivati  CAPO CACCIA, imponente promontorio di roccia calcarea, decidiamo di scendere la panoramica scalinata scavata sul costone del promontorio (di ben 654 gradini!) per raggiungere la GROTTA DI NETTUNO, impressionante e gigantesca meraviglia geologica.

Ci attende l’HOTEL FLORIDA, che abbiamo prenotato ad ALGHERO. Si trova sul lungomare della città e ha davanti una bella spiaggia e una piscina con idromassaggio: ci rilassiamo per un po’, in modo da poter visitare verso il tardo pomeriggio il centro storico di Alghero. Il lungomare largo, con belle case, che si affaccia su un’ampia spiaggia sabbiosa ci conduce al centro storico di origini catalane (ricordato dalle scritte nella doppia lingua e dall’architettura)

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. La città è un affascinante labirinto di vicoli che sbucano in piazzette, cosparse di negozietti dove si ammira l’arte manifatturiera locale di lavorazione del corallo, ma si trovano anche oggetti in oro e in argento e sandali artigianali in cuoio. Suggestiva la passeggiata sui bastioni tra localini per aperitivi con musica di sottofondo e ristoranti tipici. Decidiamo di cenare (su consiglio di un collega di Bobo) in un ottimo ristorante del centro storico, “AL REFETTORIO”, a base di tagliata di tonno, fregola con seppie, tagliolini al pecorino e bottarga per concludere con la migliore torta catalana che abbia mai mangiato. In serata la città è ancora animata e vitale e il mirto sorseggiato in un localino con musica sul lungomare ci fa concludere in bellezza la giornata.

21 giugno – Lasciamo Alghero, apprezziamo molto anche oggi la possibilità di percorrere la bella strada sul mare con nessun traffico e la piacevole arietta che la nostra Mini cabrio ci fa godere.

Torniamo poco più a nord alla SPIAGGIA DI MUGONI, delimitata da una grande pineta; è carina, ma la giornata è un po’ nuvolosa e i colori del mare non rendono. Meglio è la SPIAGGIA DEL LAZZARETTO lunga e con sabbia fine a ridosso della macchia mediterranea.

Sosta al COMPLESSO NURAGICO DI PALMANOVA, testimonianza delle radici preistoriche di Alghero. Dovunque ai lati della strada oleandri fioriti di tutti i colori, olivi e tanta vegetazione verde.

Spettacolare la STRADA PANORAMICA ALGHERO-BOSA, litoranea sospesa tra mare e montagna, con pochissime costruzioni, ci sono solo alcuni ovili in pietra tra i profumi intensi della vegetazione.

Bagno alla SPIAGGIA DI POGLINA, splendida, semivuota, con bella sabbia, il rumore delle cicale e delle onde (ci sono i surfisti). Per caso ci fermiamo in un ristorantino vicino alla litoranea, veramente incantevole, “LA CASA DEL VENTO”: tavolo sul mare sotto a un ulivo, gentilezza del cameriere Lino, tagliere di formaggi locali con pane carasau e due calici di Vermentino….una pausa perfetta!

Altro bagno a CALA CUMPULTITTU, che si raggiunge tramite un impervio sentiero, ma che decisamente merita: mare calmo, colori, sabbia e roccia.

Eccoci a BOSA, carino e in bella posizione l’HOTEL STELLA MARIS, a BOSA MARINA, il cui simpatico proprietario non è del luogo ma ha deciso di trasferirsi qui e di lasciare il precedente lavoro di dentista, affascinato dal luogo e da tutta la Sardegna. Ancora un altro bagno alla lunghissima e sabbiosa spiaggia di BOSA MARINA, dove ci sono alcune case poste direttamente sulla spiaggia.

Verso sera passeggiamo per le viuzze di Bosa, affascinante borgo affacciato sul fiume Temo, con un bel castello, ma soprattutto particolare per le numerose case colorate.

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Ottima cena al “RISTORANTE TIPICO” con antipasti a base di gattuccio (un pesce mai sentito molto buono) e polipo con patate, seguiti da paccheri con cozze e tagliolini con bottarga, concludendo con seadas e malvasia (vino prodotto qui a Bosa).

22 giugno – Colazione con vista sul bel fiume navigabile, poi giretto al mercato di Bosa (ovunque i mercati sono affascinanti per noi): purtroppo ci è impossibile comprare pecorino perché non lo potremmo conservare e ci consoliamo con le gallette (pane locale gonfio con pasta tipo quella del pane carasau), fregola e altra pasta secca locale.

Riprendiamo il nostro viaggio verso sud con un percorso in parte sulla costa e in parte nell’entroterra, qui molto selvaggio con qualche paesino e tanta rigogliosa vegetazione, in particolare oleandri fioriti. Impossibile non fermarsi per un caffè in un bar a picco sul mare a SANTA CATERINA DI PITTINURI; qui vediamo molti surfisti.

Bagno a S’ARCHITTU, un luogo meraviglioso, ben tenuto, con casette sul mare, rocce, spiagge graziosissime, colori dell’acqua splendidi e il caratteristico arco naturale sotto il quale si può anche nuotare. Pranzo in un localino sul mare con insalatina e panino ai frutti di mare. Poi altro bagno alla vicina lunghissima spiaggia sabbiosa di IS ARENAS.

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Durante il percorso ci sono piaciute la SPIAGGIA DI SA MARIGOSA vicina agli stagni e la PUNTA DI CAPO MANNU con belle scogliere.

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Arriviamo a metà pomeriggio all’ HOTEL DA CESARE a PUTZU IDU, posto magico direttamente sulla spiaggia con una notevole camera con terrazza sul mare. Un bel bagno, una birra Ichnusa sulla terrazza, relax e poi relax. Aperitivo al tramonto con tagliere di prodotti locali e a nanna con il rumore delle onde che ci culla.

23 giugno – La giornata inizia benissimo con una passeggiata di primo mattino sulla spiaggia (c’è un bel sole, il mare è calmo e dai colori splendidi, la sabbia è soffice sotto ai piedi) seguito da bagno e colazione sulla terrazza dell’hotel.

Poi partiamo alla volta di IS ARUTAS, magnifica spiaggia del SINIS formata da piccoli granelli di quarzo levigati dal mare, molto lucidi e freschissimi anche sotto il sole cocente con sfumature di colore dal rosa al bianco e mare verde smeraldo.

Curiosissima poi la sosta al villaggio abbandonato (rivive solo a settembre con una festa popolare caratteristica) di SAN SALVATORE IN SINIS, dove sono stati girati tanti film “spaghetti western” perché simile ai villaggi dell’Arizona.

Molto interessante la visita al sito archeologico di THARROS, con rovine nuragiche, ma soprattutto resti di una cittĂ  fenicia e poi romana posta su un promontorio e circondata dal mare cristallino.

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Altro vicino reperto storico notevole, ben conservato  e suggestivo è la chiesa paleocristiana di SAN GIOVANNI IN SINIS. Nella spiaggia dell’omonimo paese ci riposiamo con un bel bagno e un po’ di relax sulla spiaggia.

Un percorso piuttosto lungo ci porta nell’entroterra sardo per raggiungere, tra varie curve e piccoli paesini, la nostra meta di questa sera, BUGGERRU, borgo sul mare anticamente centro di un’attività mineraria molto presente in questa zona. Qui uno scenario di archeologia industriale si affaccia su uno splendido litorale. Carino e ben tenuto il B&B BELLA POSADA in centro al paese, che in pochi minuti si esplora. Dopo essere stati un po’ in spiaggia, acquistiamo un quadro in ceramica di un artista locale che ci piace molto e che abbiamo adocchiato passando nella piazza. Cena di soddisfazione al RISTORANTE LA PREFERITA a base di ravioli di ricotta, penne con cozze e bottarga, fritto misto.

24 giugno – Proseguiamo attraversando borghi minerari abbandonati e vere e proprie miniere, con gallerie, carrelli, binari, palazzine liberty sede della direzione mineraria dell’inizio secolo. Una strada sterrata (definita provinciale!) con addirittura 2 semplici guadi ci permette di raggiungere un luogo da favola incontaminato, le DUNE DI PISCINAS che sono le più alte in Europa (insieme a quelle di Biarritz in Francia) e arrivano fino a 100 metri. E’ un paesaggio impressionante e magico con le dune che arrivano fino alla spiaggia immensa e deserta. Le onde sono però oggi piuttosto alte e rimandiamo il bagno.

Siamo nella COSTA VERDE, difficile da raggiungere e che ci riserva la sorpresa di moltissime enormi spiagge di sabbia con dune e solo rarissime case, vegetazione rigogliosa e tanti fiori. Dalla strada panoramica sul mare vediamo a PORTU MAGA un ristorante che ci ispira e ci fermiamo per il pranzo: il “CORSARO NERO” ha un panorama esagerato sul mare che ci delizia, unito agli ottimi sedano con bottarga, al polpo, al vino bianco locale e all’olio notevole (fatto dal proprietario) sul pane carasau.

Prosegue la distesa infinita di oleandri fioriti di ogni colore spontanei ai lati della strada.

Arriviamo alla nostra meta, TORRE DEI CORSARI, all’ HOTEL VILLA BELFIORI, posto in ottima posizione panoramica con un terrazzo della camera notevole.

Anche a Torre dei Corsari le dune sono enormi, un vero deserto lambito dal mare smeraldo e spazzato dal vento, la spiaggia è lunga ben 1Km ½ ma decidiamo di fare il bagno in una caletta vicinissima all’hotel dove il mare è più calmo. Non si può perdere il tramonto alla torre corsara, sempre emozionante. Ceniamo all’hotel con piatti tipici sardi, malloreddus alla campidanese, spigola alla vernaccia e seadas.

24 giugno – Dopo una bella colazione con torte fatte in casa e ottime marmellate al mandarino, decidiamo di dedicare la giornata risalendo verso Nord con calma e visitando alcune delle numerose chiese in stile romanico-pisano, di cui è costellata la Sardegna. Prima tappa a SANTA GIUSTA, che conserva l’originale fascino romanico assieme a numerose colonne romane provenienti dall’antica Tharros.

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Il paesaggio rurale è costellato da numerosi nuraghi con querce da sughero, mucche e rari piccoli centri abitati. La CHIESA DI SAN PIETRO IN SORRES ci appare quasi magicamente isolata su un colle vulcanico nel mezzo di una valle brulla tra oleandri e prugni. I monaci del vicino monastero sono in chiesa a pregare e si respira un’atmosfera di gran serenità e pace.

Dopo il caratteristico paesino sardo di BORUTTA, costellato di numerosi murales che riproducono la vita e la popolazione locale, ci fermiamo per pranzo a MORAS. Il “BORGO ANTICO”, scelto in realtà casualmente, si rivela un ottimo ristorante con uno chef rinomato ed è un contesto elegante e ben disposto; notevoli la pasta con tonno e pomodori e i culargiones con vino locale.

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Sempre in ottimo stato di conservazione e molto curata (come tutte quelle che abbiamo visitato) la CHIESA DI SANTA MARIA DEL REGNO ad ARDARA, costruita interamente in pietra nera vulcanica e che conserva al suo interno un bel RETABLO, dipinto su tavola, tardo gotico di 12 metri.

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Più famosa, anche perché più facilmente raggiungibile, la maestosa CHIESA DI SACCARGIA con campanile, portico e facciata bicromi bianchi e neri; molto suggestivi i canti medievali durante la visita.

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Di epoca romanica e poi completata dai TEMPLARI, sempre mantenendo l’originaria semplice armonia, è la CHIESA DI SAN PIETRO DELLE IMMAGINI nel mezzo della campagna di BULZI, mentre la CHIESA DI NOSTRA SIGNORA a TERGIU ha il caratteristico colore rosso della pietra locale. Il romanico è lo stile che da sempre preferiamo per la sua essenzialità e purezza e oggi abbiamo confermato i nostri gusti architettonici.

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L’ultima tappa è a SEDINI, paese scavato nella roccia, dove abbiamo la possibilità di visitare la curiosissima DOMUS DE JANAS (letteralmente CASA DELLE FATE), necropoli del neolitico e poi adattata ad abitazione.

Questa settimana in terra sarda è stata speciale e ci ha fatto scoprire aspetti naturalistici, architettonici, umani e gastronomici che ci sono rimasti nel cuore. Una zona della Sardegna che non conoscevamo e che certamente torneremo ad apprezzare.

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Pubblicato da bobiworld

Baba, medico nella vita con la passione dei viaggi, Bobo, medico nella vita con passione dei viaggi e della fotografia.. insieme bobi... vi presentiamo il nostro modo di esplorare il mondo con idee, impressioni, appunti di viaggio e consigli utili il tutto corredato dalle immagini scattate in giro per il mondo. Ci accompagna in questo "viaggio" nostra figlia Giada che metterĂ  a disposizione di tutti i ragazzi le sue impressioni ed il suo punto di vista... buon divertimento!!

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