TOSCANA giugno 2019

Le condizioni metereologiche ci assistono e, dopo un maggio piovoso e grigio come l’autunno, partiamo con un bel sole caldo e una temperatura piacevolissima che ci accompagneranno per tutte le nostre giornate in terra toscana.

3 giugno – Gruppo di amici rodato e voglia di divertirci e si parte verso la nostra prima tappa, VOLTERRA, incantevole borgo posto su un colle delimitato a nord dall’impressionante voragine delle BALZE. Ideale è la posizione tra la pace e la tranquillità della campagna circostante. Ma, oltre al panorama, attrattive della città sono l’arte e la storia millenaria a partire dall’epoca etrusca, poi romana, medievale e rinascimentale.

Fulcro della vita del borgo è la splendida medievale PIAZZA DEI PRIORI cinta da bei palazzi merlati con bifore e stemmi in terracotta smaltata. E’ ora di pranzo e ci fermiamo in piazza gustando un panino ottimo con porchetta, funghi e cipolla caramellata (acquistata alla gastronomia “Il vicoletto”). Nelle viuzze numerosi sono i negozietti e i laboratori che producono oggetti di artigianato unico al mondo in ALABASTRO.

Case coloniche, viti, olivi, fiori colorati e distese di prati e alberi verdi costellano la caratteristiche colline tra VOLTERRA e SAN GIMIGNANO, descritte da poeti, pittori e fotografi di ogni epoca.

Ci avviciniamo alla città delle torri (un tempo erano ben 72!), SAN GIMIGNANO, attraversata nel Medioevo dalla VIA FRANCHIGENA che collegava l’Inghilterra a Roma.

Le suggestive viuzze, frequentate quasi solo da turisti stranieri (in prevalenza americani, innamorati della Toscana) ci conducono alla PIAZZA DELLA CISTERNA con il pozzo al centro da cui si ammirano le torri, simbolo di potere e ricchezza delle principali famiglie cittadine del Due-Trecento.

Facciamo merenda con un ottimo gelato nella famosa GELATERIA DONDOLI, poi assaggini di pecorino e degustazioni di vernaccia. Panoramica la vista dalla ROCCA sulla valle e sul gruppo delle torri centrali del borgo.

Sosta al paese di MONTERIGGIONI, suggestivo per l’intatta cerchia delle MURA duecentesche, munite di torri quadrilatere ricordate anche da Dante. Ed è proprio dall’altura di Monteriggioni, passeggiando per le viuzze, che ammiriamo il primo bel tramonto del nostro viaggio.

Arriviamo a SIENA e ci collochiamo al bell’HOTEL IL GIARDINO che è posto in ottima posizione appena fuori dalle mura con bella piscina e panorama sui tetti della città.

Da qui si raggiunge facilmente a piedi il centro di Siena, dove ceniamo benissimo al ristorante che consiglia la simpatica Alice dell’hotel, OSTERIA DA GANO: squisiti i fiori di zucca ripieni di ricotta, la tartare di chianina, l’insalata di carciofi e pecorino, i pici cacio e pepe e le pappardelle con il sugo di cinghiale. Passeggiata fino a PIAZZA DEL CAMPO suggestiva nell’illuminazione serale, dove molti giovani chiacchierano seduti in piazza.

4 giugno – Goduriosa e abbondante colazione con vista sulla città di Siena. Poi acquistiamo l’OPA SI PASS che ci permette di visitare l’intero COMPLESSO MUSEALE DEL DUOMO DI SIENA. Stupefacenti la facciata, i riquadri di marmo a intarsi del pavimento interno (una “Bibbia per immagini”), le opere pittoriche e scultoree de Nicolò Pisano, Donatello, Michelangelo e Bernini e la LIBRERIA PICCOLOMINI affrescata da Pinturicchio.

Due vere chicche sono la salita al “FACCIATONE”, bozza di quello che doveva essere nel 1300 il mastodontico “Duomo nuovo” e la salita alla “PORTA DEL CIELO”, percorso suggestivo sui tetti e sulla cupola del Duomo: il panorama sui monumenti, i tetti di Siena, la vallata circostante con il cielo blu e la giornata tersa rendono l’esperienza unica.

Ma non è finita: una bella sorpresa è la recente scoperta archeologica del 1999 della CRIPTA, dove sono conservati affreschi del Duecento dai colori sorprendenti per la loro intensità. Visitiamo poi il BATTISTERO, la CHIESA DI SAN DOMENICO e il SANTUARIO DI SANTA CATERINA, patrona d’Italia.

Interessante la sosta golosa alla PASTICCERIA NANNINI per gustare ricciarelli e paste con crema accompagnate da un bel caffè.

Nel tardo pomeriggio relax alla piscina dell’hotel con un clima sempre ottimo, caldo ma piacevolissimo.

Dopo il tramonto torniamo all’interno delle mura e ceniamo all’aperto al RISTORANTE LA SOSTA DI VIOLANTE, decisamente da segnalare per le imperdibili frittelle di pecorino con salsa di pere, la pappa al pomodoro, gli spaghetti al Chianti con pistacchi e una tagliata fiorentina che si scioglie in bocca, annaffiati da un bel Chianti. Panorama della città di notte da una terrazza vicina alla CHIESA DI SANTA MARIA DEI SERVI, da dove pregustiamo la bella giornata di domani sotto un cielo stellato.

5 giugno – Un’altra giornata assolata dal clima perfetto è l’ideale per esplorare “il deserto che cinge Siena da meriggio”, le CRETE SENESI. Si tratta della vasta area di dolci colline che formano un manto verde intercalato da distese di grano e grandiosi fenomeni erosivi come i bianchi calanchi. La strada è estremamente panoramica tra casali, cipressi, campi disseminati dal rosso dei papaveri, distese di profumate ginestre gialle e tanti altri fiori violetti e bianchi.

La VAL D’ORCIA è stata spesso set di vari film, tra cui “IL GLADIATORE” ed è emozionante vedere il casale con imponenti cipressi sul viale d’ingresso dove nel film abitava Massimo Decimo Meridio; ancora un campo dalle caratteristiche ondulazioni della Val d’Orcia, posto dalle parti di Pienza, è il luogo dove è stata girata la scena finale del Gladiatore, cioè i Campi Elisi. Lì vicino bellissima è la PIEVE DI CORSIGNANO.

Solitaria sopra una collina nel bel mezzo delle CRETE SENESI sorge la suggestiva ABBAZIA DI MONTE OLIVETO MAGGIORE con il vicino MONASTERO: sostiamo qui per la visita, una passeggiata e un caffè.

La minuscola CHIESA DI VITALETA con 2 cipressi laterali e al davanti una distesa di fiori rossi ha un fascino particolare soprattutto perché isolata nel bel mezzo della campagna.

La nostra combriccola ben assortita e affiatata (io, Bobo, Rita, Vera e Mariangela) si ferma per uno spuntino a pranzo a PIENZA: gustiamo un bel panino con il locale pecorino accompagnato da un calice di Brunello di Montalcino. Il borgo di PIENZA è un gioiello architettonico di impronta rinascimentale, progettata da PAPA PIO II come città ideale: CATTEDRALE e PALAZZO PICCOLOMINI sono i monumenti più significativi posti nella bella PIAZZA PIO II.

Cambiamo regione e arriviamo nella vicina ORVIETO, in UMBRIA, posta su una rupe di tufo. Il B&B che abbiamo prenotato (B&B ROSA D’ORVIETO) è carino e si trova appena fuori dalle mura, da cui partiamo per esplorare la cittadina. Prima tappa al POZZO DI SAN PATRIZIO, singolare struttura con camera cilindrica di 62 metri di profondità, attorno a cui si trovano 2 spirali sovrapposte di scale a chiocciola di 248 gradini e 70 finestroni: qui potevano scendere e risalire colonne di muli carichi di acqua.

Ma la vera meraviglia per cui ORVIETO è famosa è il DUOMO, cattedrale gotica unica al mondo, soprattutto per la preziosa, elegante e maestosa facciata con enorme rosone, rilievi e mosaici.

Splendido anche l’interno, maestoso pur avendo linee semplici; in particolare ci colpisce il ciclo di affreschi rinascimentali di Signorelli.

Il RISTORANTE DA ARONNE (ben consigliato dalla simpatica Chiara del B&B) ci riserva un’ottima cena a base di ombricelli all’arrabbiata, carbonara con crema di fave e baffo (è la pancetta), baffo con crostini, mousse di pecorino con crema di fave.

Nella piazza del comune, dove si trova la TORRE DODECAGONALE a bifore ci sono molti orvietani, visto che Salvini sta tenendo un comizio in  vista del ballottaggio per le comunali che si svolgerĂ  la prossima domenica. Passeggiamo per l’intrico dei vicoli del quartiere medievale e qui troviamo aperto eccezionalmente l’antico duomo dell’XI secolo, dove un gruppo di locali sta preparando la processione di Sant’Antonio.

6 giugno – Ci spostiamo nel LAZIO, precisamente nella TUSCIA, che ci riserva paesaggi affascinanti tra la campagna verde e fiorita, i surreali calanchi argillosi costituiti dalla tipica pietra locale (il PEPERINO) e gli isolati borghi.

Il più suggestivo e particolare è certamente CIVITA DI BAGNOREGIO, arroccato su una collina di tufo argilloso in continua erosione (da qui la denominazione di “città che muore” data a Civita) e raggiungibile solo a piedi attraverso un ponte. E’ un ambiente da favola, popolato da soli 17 abitanti con stradine, casette, piccole taverne, frantoi che sembrano non essere mutati dall’epoca medievale e che invece sono stati restaurati con maestria.

Anche VITORCHIANO è un paesino posto su una roccia di peperino: qui passeggiamo per le deserte vie e facciamo uno sppuntino.

VILLA LANTE DI BAGNAIA è invece da visitare per il bel giardino all’italiana (in realtà non troppo curato), costellato di maestose fontane di epoca rinascimentale.

A VITERBO ci attende una vera chicca, infatti il B&B PIAZZA DEL GESU’ dove soggiorneremo è una meraviglia. Si trova in un edificio antico in una piazzetta in pieno centro, ha un bellissimo giardino, è arredato con grandissimo gusto dal titolare Raffaele che è architetto (simpatico e accogliente insieme alla moglie Valeria) e dalla camera si gode un panorama splendido sul colle del duomo.

Trascorriamo il pomeriggio in giro per la città, che si rivela una bella sorpresa: Viterbo ha origini etrusche e vestigia di epoca romana ma soprattutto medievale. Il PALAZZO DEI PAPI ha ospitato nel 1200 i Pontefici per il più lungo CONCLAVE della storia (che durò ben 33 mesi), molto interessanti anche la vicina CATTEDRALE e il MUSEO.

Passeggiamo per il caratteristico QUARTIERE MEDIEVALE di SAN PELLEGRINO ben conservato e molto carino, poi ci fermiamo in piazza per l’aperitivo con i vini locali. A cena proviamo i piatti tipici della TUSCIA VITERBESE al RISTORANTE L’ARCHETTO: frittelle di cicoria, acqua cotta, trippa, pizzicotti con salsiccia bianca, braciole di cinghiale. Tutto ottimo, il personale qui, come quasi sempre nel nostro viaggio, è gentilissimo e molto cordiale. Ultimo sguardo alla piazza illuminata e poi tutti a nanna.

7 giugno – Anche la colazione conferma la perfetta accoglienza del B&B. Valeria ha preparato torte, biscotti e yogurt fatti tutti da lei, che gustiamo in una sala perfettamente apparecchiata affacciata sulla piazza con il sottofondo di musica che crea atmosfera. Lasciamo a malincuore questa splendida dimora e Viterbo.

Sosta in una cantina, dove acquistiamo il locale VINO EST EST EST, giĂ  assaggiato ieri.

Anche oggi il sole ci accompagna per la passeggiata nel borgo medievale di BOLSENA, sul lago, tra le viuzze fino alla rocca del XII secolo.

Tappa alla cittadina di PITIGNANO, posta su uno sperone tufaceo, al centro di una zona vinicola (ottimo è il BIANCO DI PITIGNANO).

Pomeriggio dedito al relax alle TERME DI SATURNIA. Ci fermiamo alle cascate libere che formano tanti laghetti di pietra bianca con benefiche acque sulfuree: bagno molto piacevole, rilassante e suggestivo.

Per la notte abbiamo scelto di raggiungere il mare e ci fermiamo a TALAMONE all’HOTEL TELAMONIO. Passeggiamo fino al porto e ci concediamo una bella cena a base di pesce: squisiti gli spaghetti con alici e limone, la pasta con vongole e bottarga e le alici fritte.

8 giugno – Ritorniamo nella bella campagna toscana, percorrendo strade tortuose circondate dal verde e dai fiori. Troviamo nei boschi una donnola che ci attraversa la strada, un nibbio e tanta pace. Questo è il paradiso dei ciclisti, che troviamo numerosissimi, invogliati anche dalle ottime condizioni metereologiche.

Impressionante nel bel mezzo della campagna veder svettare l’ABBAZIA DI SAN GALGANO, la prima chiesa gotica costruita in Toscana dai Cistercensi. E’ affascinante perché è priva del tetto ma ha conservato le alte pareti laterali di forte suggestione. Arriviamo quando si sta per celebrare un matrimonio (civile perché la chiesa è sconsacrata) e anche all’EREMO DI MONTESIEPI ne troviamo un altro. Nella cappella dell’eremo, di pianta circolare, si trova la spada infissa nella roccia dal cavaliere GALGANO.

Ultima tappa del nostro bellissimo viaggio è MASSA MARITTIMA, dove gironzoliamo per le vie medievali e nella pittoresca piazza con tanti monumenti di tufo poroso, tra i quali spicca il DUOMO, capolavoro del’architettura romanico-gotica di tipo pisano.

GRAZIE alle nostre meravigliose compagne di viaggio…alla prossima!

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Pubblicato da bobiworld

Baba, medico nella vita con la passione dei viaggi, Bobo, medico nella vita con passione dei viaggi e della fotografia.. insieme bobi... vi presentiamo il nostro modo di esplorare il mondo con idee, impressioni, appunti di viaggio e consigli utili il tutto corredato dalle immagini scattate in giro per il mondo. Ci accompagna in questo "viaggio" nostra figlia Giada che metterĂ  a disposizione di tutti i ragazzi le sue impressioni ed il suo punto di vista... buon divertimento!!

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