INNERBACH- Il campo più bello

Quest’estate io e le mie solite compagne di viaggio Giulia e Letizia abbiamo provato una bellissima esperienza, che consiglio a tutti i ragazzi: siamo state a un campo WWF, precisamente il “SEGRETO DI INNERBACH”.                                                                    Abbiamo deciso di prendere il pullman da Milano, in modo da mollare prima i nostri genitori e conoscere i compagni già nel viaggio. Arrivati all’ora di cena, ci siamo organizzati e abbiamo socializzato con molti nostri coetanei provenienti da tutta Italia (Roma, Firenze, Bologna, Padova, Venezia, Milano,  Brescia).                                          Ogni giorno venivamo svegliate dalle urla della nostra compagna di stanza Maddalena, irritatata per il disordine della stanza e obbligate da Letizia a vestirci in fretta e scendere subito nel salone per iscriverci per prime alla gita più bella. Infatti tutte le mattine ci venivano proposte tre attività diverse. Il primo giorno siamo andati a WEISSEMBACH (rio bianco), un tipico paesino montano, dove un nostro compagno ha cantato lo yodel durante una festa paesana. Un’altra gita, secondo noi tra le più belle, è stata quella a VALLE ROSSA, durante la quale, dopo una lunga, faticosa, ma entusiasmante camminata ci siamo riposati e riempiti la pancia davanti a un ruscello, che abbiamo successivamente guadato, camminando controcorrente. Secondo noi è stata leggermente noiosa la gita alla miniera, nonostante abbiamo viaggiato su un trenino con una guida tedesca dal buffo accento. Al contrario abbiamo apprezzato l’escursione alla conca che ci ha permesso di raggiungere l’Austria; percorrendo l’ultimo pezzo a piedi scalzi, dal momento che era zona sacra. Ci ha dato l’opportunità di pucciarci sotto il violento getto di una cascata dopo esserci pitturati la faccia. L’attività più divertente è stata però il rafting per cui abbiamo dovuto indossare delle scomodissime mute, dei giubbotti salvagente, delle scarpette e un caschetto con i quali somigliavamo a foche incinte. La nostra simpatica guida argentina ci urlava i comandi per riuscire a rimanere sul gommone mentre percorrevamo le rapide. Ad un certo punto, per gioco, la guida ha preso il gommone e… ci ha capottati!! Abbiamo anche fatto la prova di acquaticità, siamo passati sotto il potente getto di una cascata e abbiamo capito che l’acqua era veramente GELIDA!! La giornata più assurda è stata quella del gitone. E’ iniziata alle 6.30, quando ci siamo accorti che quasi mezzo campo stava vomitando; a colazione i sopravvissuti hanno deciso se partecipare all’escursione di 4 ore verso il rifugio. Così alle 11, ora della partenza,  mentre molti stavano male, noi mangiavamo i panini “dell’ultimo momento” tonno e maionese. Nel pomeriggio la salute di molti è peggiorata, contemporaneamente si è alzato un forte vento, che aiutato dal peso degli zaini, ci sbilanciava. Finalmente siamo arrivati al rifugio Porro e, distribuiti in due camerate, abbiamo mangiato, dormito e vomitato. Al mattino seguente avevamo delle facce da zombie, però, quasi tutti ormai sani, ci siamo goduti la bella discesa. L’ultimo giorno ci siamo recati, alcuni a piedi e altri in bici, in una piscina naturale ed ecologica (perché priva di cloro). Era leggermente inquietante perché l’acqua era verde, dal momento che il fondo era ricoperto da alghe: scivoloso, ma divertente! Avevamo la possibilità di immergerci anche dopo le gite più faticose, quando facevamo il bagno in una pisci netta calda sotto casa; bellissimo stare in un buco in 25!!                                                    Ogni sera ci riunivamo tutti insieme nel salone e , divisi in gruppi, ci cimentavamo in varie attività. Oltre a quiz e gare di mimi e barzellette, c’è stato anche il concorso di Miss Innerbach, durante il quale ci siamo divertiti moltissimo guardando sfilare alcuni nostri amici travestiti da ragazza. Dopo i giochi, cantavamo allegramente brani storici accompagnati dalla chitarra, suonata abilmenta dagli animatori Tony e Daniele. Come addio, l’ultima sera, ci siamo incamminati, mano nella mano, per un sentiero totalmente buio, fino a raggiungere una piccola radura in mezzo al bosco. Qui, dopo aver cantato e osservato le stelle, ognuno, al lume di candela, ha espresso le proprie opinioni in merito a questa esperienza. Abbiamo così scoperto di essere tutti tristissimi per dover lasciare la bella  compagnia  e il fantastico posto.

 (scritto in collaborazione con  le mie grandi amiche Giulia e Letizia, speciali compagne di viaggio come sempre)

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Pubblicato da bobiworld

Baba, medico nella vita con la passione dei viaggi, Bobo, medico nella vita con passione dei viaggi e della fotografia.. insieme bobi... vi presentiamo il nostro modo di esplorare il mondo con idee, impressioni, appunti di viaggio e consigli utili il tutto corredato dalle immagini scattate in giro per il mondo. Ci accompagna in questo "viaggio" nostra figlia Giada che metterà a disposizione di tutti i ragazzi le sue impressioni ed il suo punto di vista... buon divertimento!!

Una risposta a “INNERBACH- Il campo più bello”

  1. Sono felicissima di aver condiviso con te questa esperienza indimenticabile.
    Spero di incontrare di nuovo gli amici conosciuti e di fare altre tantissime vacanze in tua compagnia.
    Giada sei fantastica!!!!! XD

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