DALL’ANDALUSIA ALLE ASTURIE ATTRAVERSO IL PORTOGALLO

20 agosto – Levataccia con partenza alle 3 di notte da Voghera, ci viene a prendere a casa il signor Saverio, dell’autonoleggio 5 stelle, che ci porta con un minivan tutti e 7 (i soliti 7!) a Malpensa: aereo Easy jet puntualissimo e alle 8.40 siamo a MALAGA.                    Prendiamo possesso delle nostre 2 auto (1 Golf e 1 Peugeot 308) e passiamo per vari paesi della costa, TORREMOLINOS, MARBELLA e altri, tutti assolutamente identici, costituiti solo da schiere di hotel e palazzoni sul mare; non riteniamo il caso di fermarci e pensiamo che la cementificazione selvaggia abbia rovinato un bel tratto di costa. Cambiamo look, perché fa molto caldo già di prima mattina, passando dai jeans ai pantaloncini corti, sandali e canotta e ci avviamo verso l’interno facendo tappa per l’ora di pranzo alla bella cittadina di RONDA. Visitiamo la PLAZA DE TOROS, antica e tuttora utilizzata, che presenta begli scorci, pranziamo con bocadillos e jamon e poi, passeggiando per le caratteristiche vie con belle case nella torrida ora del primo pomeriggio (con più di 40 gradi!), arriviamo all’ORRIDO, che è una gigantesca suggestiva spaccatura nel mezzo del paese.

Attraversiamo boschi di sugheri nella SIERRA DE GRAZALEMAfino a fermarci all’omonimo paesino dalle casette bianche, dove abbiamo la fortuna di incappare nell’annuale festa di paese con orchestra, cibi di vario genere e soprattutto tante ragazze con il tipico vestito spagnolo (non è per nulla un abbigliamento per turisti e non c’è proprio nessun turista, si vedono invece le ragazze che rivaleggiano per il costume più bello).

Il percorso per raggiungere SIVIGLIA è costellato di bei campi dal predominate colore ocra (simile alle crete senesi) e da tantissimi campi di girasoli, ora secchi (deve essere stato uno spettacolo con i fiori nel periodo del loro splendore!).

Arriviamo a SIVIGLIA verso sera al B&B NARANJ, che si trova in centro in un’antica casa sivigliana, facciamo una doccia ristoratrice e usciamo per cenare a base di calamari fritti o tortilla. Dopo questa prima campale giornata ci meritiamo un bel sonno…

21 agosto – La visita della città comincia dalla CATTEDRALE, gotica, terza al mondo per dimensioni, all’interno della quale si trova la tomba di Cristoforo Colombo; la vicina GIRALDA , alta 96 metri, è l’antico minareto della moschea almohade, gemello di quello di MARRAKECH della KOUTUBIA. Poi ci dirigiamo al vicino ALCAZAR che è uno splendido palazzo di architettura araba con patii, archi, finestre, giardini davvero spettacolari; particolarmente ci ha colpito il PATIO DE LAS DONCELLAS  con colonne, azulejos e decori di una finezza unica.

A pranzo ci comportiamo come gli spagnoli e ci rifocilliamo con tante TAPAS buone e in porzioni generose accompagnate da birre giganti e gaspacho alla Casa Placido.

A PLACA DE ESPAGNA il caldo ancora torrido non ci impedisce di ammirare i bei decori in ceramica che rappresentano le città della Spagna, i ponti e lo specchio d’acqua circostante la piazza. Passeggiamo in riva al GUADALQUIVIR e poi torniamo, curiosando tra i negozietti, al BARRIO DE LA CRUZ. Cena un po’ alternativa, ma gustosa alla FREIDURIA PUERTO DE LA CARNE dove c’è un enorme banco che espone ogni tipo di fritto appena fatto, a tutti i numerosissimi avventori in fila vengono dati vari cartocci a coni (ottimo e molto economico, per noi 7 spendiamo in tutto 30 euro di pesce e 1.5 euro ogni birra!)

Noi Bobi,  insieme ai Beppi anche allora, eravamo già stati a Siviglia nel 1996 quando le ragazze non esistevano ancora, avevamo un ottimo ricordo, ma ci pare che tanti particolari ci fossero sfuggiti allora: oggi è stato veramente un piacevole ritorno, che ci ha confermato l’impressione di allora.

22 agosto – Lasciamo Siviglia e dopo circa un’ora raggiungiamo il confine con il PORTOGALLO, qui c’è un fuso orario in meno, perciò guadagniamo un’ora e iniziamo l’esplorazione dell’ALGARVE gironzolando per la cittadina di TAVIRA con il lungofiume, le case con i tetti a 4 spioventi e i resti del castello. Ripartiamo alla volta della CHIESA DI SAN LORENZO di ALMANCIL, piccola chiesetta bianca il cui interno è del tutto rivestito di spettacolari AZULEJOS che ritraggono la vita e il martirio del santo.

Superata la cittadina di ALBUFEIRA, sommersa da un mare di costruzioni e invasa da inglesi e tedeschi, ci fermiamo dopo non molti Km a PRAIA DA ROCHA, formata da 3 calette sabbiose protette da pareti rocciose ocra raggiungibili con ripide discese, l’acqua è cristallina e ha riflessi verdi; in cima allo strapiombo che delimita le spiaggette ammiriamo il panorama del bianchissimo omonimo santuario.

Il vicino paese di pescatori di CARVOEIRO  è carino, ma la spiaggia è piana di gente, non resistiamo a bagnarci almeno i piedi (piuttosto fredda l’acqua, ma pensavo peggio..).           E’ ora di raggiungere LAGOS, dove abbiamo prenotato con BOOKING per 2 notti le camere all’HOTEL VILA MOS, si tratta in realtà di un bell’appartamento per tutti e 7 con 2 camere, 2 bagni, cucina, ampio salone e un bel terrazzo con vista mare; del complesso fanno parte un centro benessere una piscina e… ci facciamo un bel bagno. E’ l’ora del tramonto e ce lo godiamo alla PUERTA DE LA PIEDADE, che si può considerare un simbolo della natura dell’Algarve per le galleria naturali, gli strapiombi, gli archi e le grotte.

A LAGOS per cena vogliamo assaggiare la tipica CATAPLANA, che è una specie di zuppa di pesce con verdure, che ha la particolarità di venire cotta in un grosso recipiente che sembra una conchiglia e che viene portato in tavola, buona!

23 agosto – Bobo e Beppe decidono di svegliarsi per vedere l’alba alla PUERTA DE LA PIETADE  e pare ne valga la pena, siamo tutti così entusiasti delle falesie che torniamo lì dopo colazione: è uno spettacolo grandioso vedere le grotte, scendere i gradini fino a toccare il mare limpido.

Ci fermiamo in una delle splendide spiagge dei dintorni, PRAIA O CAMILLO, bella baietta di sabbia fine con acqua calma e dai colori tra il verde e l’azzurro, incastonata tra rocce ocra e rosse. Qui facciamo il nostro primo bagno nell’oceano, non si può dire che l’acqua sia calda, ma riusciamo a nuotare un po’ senza congelarci, le ragazze mentono dicendo che è una buona temperatura! Prendiamo un po’ il sole, che invece è caldo e ristoratore, passeggiamo attraversando un tunnel scavato nella roccia che permette di raggiungere una baia vicina e ripartiamo sulla strada costiera che ci riporterà a fine giornata al punto più occidentale d’Europa. Tappa al paesino di SALEMA con una bella e vasta spiaggia sabbiosa.

La brezza aumenta sempre più andando verso ovest e, arrivati a SAGRES, appena scesi dalla macchina ci sentiamo quasi spostare dal vento. Se Lagos era il punto di partenza dei navigatori nell’età delle scoperte portoghesi, Sagres è stata la sede di una scuola di navigazione e per secoli è stato uno dei limiti del mondo conosciuto, forse è questo  il motivo della sua suggestione. Dalla FORTALEZA, che è un’antica cittadella fortificata a strapiombo sull’oceano, camminiamo per un sentiero da cui ammiriamo i panorami della scogliera, sempre accompagnati da un gran vento, un bel sole e un cielo azzurro azzurro, molto terso.

Sostiamo alla riparata BAIA DI BELICHE,  poi arriviamo all’estremità occidentale d’Europa, il CABO DE SAO VINCENTE con il faro, da cui si ammirano panorami mozzafiato, sferzati dal solito vento. Dopo una corsa sulla grande e poco popolata PRAIA DE TONEL, regno del surf e del wind-surf,  in hotel le ragazze si ristorano con un bagno in piscina, i grandi con sauna e idromassaggio; cena a Lagos con il particolare assaggio del pollo piri-piri, piccante come piace a Rossana e Giulia.

24 agosto – La mattinata di oggi è dedicata alla parte più a ovest dell’Algarve, la COSTA VICENTINA, costituita da spiagge spettacolari su una costa selvaggia e incontaminata. La prima sosta è alla PRAIA DI CASTELEJO, molto apprezzata da vari camperisti trovati in rete da Beppe, grande spiaggia sabbiosa quasi deserta con qualche surfista e numerosi gabbiani, ha un fascino incredibile e non sappiamo resistere a pucciare i piedi e a correre sulla riva.

Percorriamo una strada dalla rigogliosa vegetazione, con fichi selvatici (che non possiamo non assaggiare!), terra rossa, agavi e ovunque auto cariche di surf: molti vanno alla PRAIA DE PONTEL, una splendida, larga distesa di sabbia e dune sulle quali passeggiamo, che un promontorio separa dalla cittadina di BORDEIRA. A soli 15 Km più a nord troviamo ARRIFANA, lunga striscia di sabbia bianca con un piccolo e grazioso porto di pescatori. Fa un po’ più caldo e il vento è diminuito, perciò ci mettiamo in costume, facciamo il bagno, malgrado l’acqua gelata e prendiamo un po’ di sole. Pranziamo in un ristorantino vicino alla spiaggia con ottime sardine, seppie, pescado con verdure, birre e caffè per soli 53 euro in 7!!

Il proseguimento del viaggio è ora più all’interno, nell’ALENTEJO, tra querce da sughero e qualche olivo con digressioni in paesini dai muri imbiancati a calce e il contorno azzurro di porte e finestre.                                                                                                                          Verso sera arriviamo alla PENISOLA DI SETUBAL e troviamo alloggio per la notte a SESIMBRA al bell’Hotel do mar, posto direttamente sulla spiaggia in una struttura con giardini e piscine. Passeggiamo sul lungomare e vediamo moltissimi ristoranti che espongono una grandissima quantità di pesce appena pescato e hanno tutti a fianco all’esterno una grossa griglia per cucinarlo; scegliamo il Ristorante Pedra Alta vicino alla Fortezza e si rivela un’ottima decisione, perché mangiamo riso con i frutti di mare, granchi e aragoste, frittura di pesce, zuppa di pesce, il tutto di gran qualità e in gran quantità, una vera abbuffata per meno di 20 euro a testa.

25 agosto – Ci svegliamo con una giornata nuvolosa, ma non ci perdiamo d’animo e, dopo una pantagruelica colazione sulla terrazza dell’hotel con vetrata sulla spiaggia, ci avviamo verso CAPO ESPICHEL; appena arriviamo in vicinanza della nostra meta, le nuvole si alzano e vediamo il santuario del XIII sec. In cima alla scogliera a picco sul mare. L’antistante piazza con porticati in stato di abbandono è deserta e forse per questo, forse per la posizione o forse per i raggi di sole che ci accolgono è molto suggestiva e di grande atmosfera. La leggenda dice che il santuario sia stato costruito dopo che un contadino vide la Madonna uscire dal mare a dorso di un asino che lasciò le impronte, pare si tratti per altri delle impronte di un dinosauro…un sentiero conduce a vedere queste orme, bella la passeggiata, del tutto di fantasia le impronte!

Percorriamo la RISERVA NATURALE DI ARRABIDA, con fitta vegetazione di querce e vigneti che producono moscato, per giungere al villaggio di PORTINHO, piccolo borgo con una bella spiaggia e un  monastero francescano sulla collina sovrastante.

Proseguiamo per Lisbona, dove non ci fermiamo perché ci siamo stati tutti 3 anni fa (stesso discorso per Sintra); bypassiamo la città percorrendo lo spettacolare PONTE VASCO DE GAMA sul fiume TEJO, che è il ponte più lungo d’Europa (16 Km).

Eccoci al villaggio fortificato di OBIDOS con le casette bianche, rifinite in azzurro o giallo e qualche azulejos, tante bouganvile di vari colori, stradine di ciottoli e bastioni merlati sui quali si può passeggiare; ci sono moltissimi negozietti di artigianato spesso carini e con prodotti originali; assaggiamo la GINJNHA, locale liquore alla ciliegia servito nella tazzina di cioccolato che poi si mangia.

Ci spostiamo verso la costa dove il  cielo da nuvoloso diventa completamente azzurro, è tardo pomeriggio quando arriviamo a CABO CARVOEIRO con le sue formazioni rocciose stratificate e i faraglioni di roccia erosa che si innalzano dal mare, qui il panorama è mozzafiato. Lì vicino c’è una fascinosa chiesetta il cui interno è rivestito di azulejos, il SANTUARIO DE NOSSA SENHORA DE LOS REMEDIOS.

Veloce sosta a PENICHE con lunghe spiagge sabbiose, regno dei surfisti che vengono qui da tutta Europa, anche se in realtà oggi non ci sono onde: pare che sia un’eccezione nel corso di tutto l’anno!

A NAZARE’ ci fermiamo in una casa privata, dalla simpatica signora Maria Josè, che parla solo portoghese; le camere sono semplici, economiche, molto pulite. Il lungomare si affaccia su una lunga bella spiaggia con una scogliera di 110metri a picco sul mare e una funicolare per arrivare fino alla cima. Ceniamo bene a base di polipo e spiedini di calamari e gamberetti al ristorante Adega Oceano sul lungomare (solito prezzo 12 euro a testa tutto compreso).

26 agosto – Ci svegliamo presto, perché ci aspetta una giornata intensa. Torniamo sul lungomare per la colazione e sulla spiaggia le mogli dei pescatori stanno mettendo il pesce ad essiccare.

La visita al vicino MONASTERO DI ALCOBACA si rivela emozionante e sorprendente per la purezza, le proporzioni e la grandiosità dell’architettura cistercense. Quando arriviamo non c’è ancora nessuno e ci possiamo godere il silenzio del chiostro, le maestose triplici navate della chiesa, il refettorio, la cucina dai giganteschi camini.

Il secondo dei 3 monasteri che visitiamo (sono a circa mezz’ora di auto tra l’uno e l’altro) è il MONASTERO DI BATALHA, capolavoro di arte gotica e manuelina portoghese, riccamente decorato; particolari sono le CAPPELLE IMPERFETTE, ottagonali, con un tripudio di decori.

La successiva tappa è puramente spirituale e di significato religioso, ma non artistico: FATIMA. Siamo tutti credenti e anche praticanti, ma io sono da sempre un po’ perplessa nei confronti dei grandi santuari di questo tipo e soprattutto del commercio che ci sta intorno; trovo più presente l’aspetto pagano piuttosto che quello spirituale. Comunque preghiamo volentieri la Madonna, accendiamo una candela, ammiriamo la fede di chi si avvicina al santuario in ginocchio e di tutti i pellegrini.

Il terzo MONASTERO è TOMAR, posto in cima alla collina, labirinto di gallerie, chiostri, scalinate, corridoi, terrazze, armonioso miscuglio di stile romanico, gotico, rinascimentale e manuelino; era la sede portoghese dei potenti CAVALIERI TEMPLARI; è il monastero che ci è piaciuto meno dei 3, perché è un po’ confusionario e meriterebbe un bel restauro.

Ci fermiamo per la notte alla città universitaria di COIMBRA, dove troviamo alloggio in una bella casa coperta di azuleios sul fiume, carina, pulita,molto economica; ceniamo al ristorante TROVATOR nella piazza della cattedrale con bistecche al porto e vino per una spesa totale di 80 euro in 7 (!). In effetti tutto in Portogallo è “muito barato”, cioè molto economico.

27 agosto – Colazione in una bella PASTELARIA, assaggiamo vari dolci (in realtà non particolari né qui né altrove in Portogallo). Passeggiamo per le vie di COIMBRA, città di spirito universitario come la nostra Pavia, belli l’edificio dell’Università e la SE’ VELHA (CATTEDRALE VECCHIA), simpatico il dedalo di viuzze tutte in salita per permetterci di smaltire la colazione.

E’ un’altra bella giornata di sole dal cielo terso e azzurro. La nostra prossima sosta è la cittadina di AVEIRO, costruita su un reticolo di canali percorsi dalle caratteristiche barche locali dal fondo piatto, le  MOLICEIROS con dipinti naif. A molti “turisti per caso” sul web (lo studio di molti di tali viaggi fuso con le informazioni ufficiali è stata la fonte di notizie per il nostro viaggio) Aveiro  non è piaciuta, per noi è stata piuttosto simpatica, anche se l’appellativo di Venezia lusitana è improponibile. Qui conosciamo uno scultore locale secondo noi molto bravo, il signor Carlos Nazareth, da cui acquistiamo statuette che ci entusiasmano e con il quale chiacchieriamo volentieri (la sua web page è http://carlosnazareth.no.sapo.pt). Ci teniamo a segnalare il dolce tipico di Aveiros, le “ovos moles”, a base di tuorlo d’uovo e zucchero avvolto in un’ostia, perché non abbiamo mai assaggiato niente di così orribile: da evitare!

Attraversando un’area lagunare dove sono anche presenti delle saline, dopo pochi Km arriviamo al mare, a COSTA NOVA con una lunga spiaggia delimitata da dune, ma caratteristica soprattutto per le numerose casette dai colori allegri a righe verticali sul lungomare.

Dopo una sosta per una birra in un bar sulla spiaggia,  ripartiamo alla volta di Porto. Il primo impatto con la città non è dei migliori, la fitta rete di stradine decantate dalle guide si rivela un intrico di vie disordinate, sporche e spesso in stato di degrado, i palazzi hanno vetri rotti in pieno centro e c’è una certa incuria dovunque; anche il giro in battello sul DOURO non ci pare niente di particolare. Vediamo la CATTEDRALE (SE’), di granito grigio, il ponte DOM LUIS I, la TORRE DOS CLERIGOS, gli azuleios della stazione di SAO BENTO. La cena alla CHURRASCARIA DO INFANTE è ottima con bacalau e patate, calamari, tonno, vino  e caffè (58 euro in 7!). Le luci della sera ci fanno un po’ ricredere sulla città, perché la RIBEIRA diventa più affascinate, si anima di localini e di ristoranti e la bella illuminazione di tutti gli edifici fa guadagnare a Porto alcuni punti. La sosta per degustare un bicchiere di Porto in un bar sulle rive del Douro conclude la giornata. Meritato riposo all’Hotel Davilina, un po’ fuori, ma ben servito dalla metro (indaginoso il sistema dei biglietti, tanto che nelle stazioni è presente un addetto che spiega).

28 agosto – Proseguiamo la visita di Porto con la IGREIA DE SAO FRANCISCO, tutta completamente ricoperta da decori barocchi, tripudio d’oro scintillante e legno intarsiato. Sulla sponda opposta del fiume il panorama sulla città è suggestivo, è ancora una splendida giornata di sole ed è bello passeggiare sulle banchine dove sono attraccate le barche con le botti di Porto. Visitiamo una delle tante cantine di vinificazione del PORTO (la CROFT) dove ci spiegano come si produce il vino e ci fanno girare tra le botti, poi degustiamo vari tipi di Porto, che ci piace molto. Usciamo un po’ storti e decidiamo di fare una sosta mangereccia a base di “bolinhos” (polpette di bacalau ottime), formaggio, olive.

A meno di mezz’ora ci fermiamo a GUIMARAES, città medievale classificata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, che ha belle piazze, casette medievali, armonia architettonica e un castello fedelmente restaurato di cui si possono visitare i bastioni.

Verso sera arriviamo a BRAGA al SANTUARIO BOM JESUS DO MONTE, posto in cima ad una magnifica scalinata doppia in stile barocco. Per salire usiamo la caratteristica funicolare a funzionamento idraulico, scendiamo a piedi ammirando le figure in terracotta, le cappelle e le fontane allegoriche.

La sosta per rifocillarci è a VIANA DO CASTELO, posto sull’estuario del fiume Lima,  dove troviamo il bell’hotel Calatrava e poi ceniamo al ristorante Adega do padrinho con il tipico caldo verde (minestra di cavolo), bacalau, polpo e calamari con il sottofondo del FADO, la cantilenante classica musica portoghese, con la quale salutiamo degnamente il Portogallo, visto che domani saremo in Spagna.

29 agosto – Sole, sole e sempre sole… Saliamo al TEMPIO DE SANTA LUZIA, ispirato al Sacre coeur di Parigi, che domina Viana do Castelo, poi percorriamo una strada costiera separata dall’oceano da campi di mais fino ad arrivare alla PRAIA MOLEDO dove facciamo due passi sulla spiaggia: c’è chi prende il sole, chi tenta di fare surf (ma ci sono oggi poche onde), chi raccoglie frutti di mare visto che c’è la bassa marea. Tra Moledo e Caminha, sull’estuario del Minho, ci fermiamo a fotografare i pescherecci in secco per la bassa marea; li abbiamo già visti altrove, per esempio in Bretagna, ma sono sempre affascinanti.

Superiamo in MINHO, che fa da confine con la Spagna e  salutiamo il Portogallo a malincuore, perché ci è molto piaciuto sotto ogni aspetto: le coste, il fascino dell’oceano, i monasteri, la gastronomia, la gentilezza della gente…le strade sono sempre belle e ben tenute, il traffico è poco e scorrevole si trova parcheggio ovunque e anche nei piccoli paesi ci sono parcheggi sotterranei a prezzi ridicoli, ci sono molti bagni pubblici (puliti), si mangia bene a costi decisamente bassi (addirittura l’espresso è sempre ottimo), i turisti vengono accolti volentieri, ma senza invadenza.

In terra spagnola la prima cittadina che visitiamo in GALIZIA è PONTEDERA, nel cui centro edifici, pavimenti, case e chiese sono tutti costruiti con grossi blocchi di pietra; è molto carino e vitale, qui assaggiamo alcuni dei dolci con pastasfoglia e panna che le numerose pasticcerie propongono….

E’ arrivata l’ora della seconda tappa spirituale del nostro viaggio: SANTIAGO DE COMPOSTELA, un mito soprattutto per il CAMMINO, che da secoli i pellegrini fanno per raggiungerlo. Per avere l’attestato di aver effettuato il cammino, si devono percorrere almeno 100Km a piedi o 200Km a cavallo, fino ad arrivare alla cattedrale dell’XI secolo dedicata a SAN GIACOMO e dove si dice sia presente le sua tomba. Pensavo fosse in un posto isolato, invece è nel centro della bella città di SANTIAGO, di impronta prettamente medievale: è uno spettacolo maestoso vederla, sia per la struttura architettonica, sia per il gran numero di pellegrini presenti, molti dei quali giovani e devoti, tutti con i simboli del cammino, cioè il bastone, la conchiglia e la zucca (contenitore di acqua). Impressionate pensare che, dopo Gerusalemme e Roma, Santiago è la terza meta di pellegrinaggio della cristianità.

Decidiamo di passare la notte al mare, precisamente a NOIA, che si trova al vertice di un fiordo modificato parecchio dalle maree. Troviamo un hotel carino e pulito con ottimo rapporto qualità/prezzo e ceniamo in centro in un ristorante posto in una splendida casa medievale completamente in pietravista anche all’interno, dove mangiamo squisito polpo alla galliega e peperoni di Padron.

30 agosto – Pantagruelica colazione con gigantesche paste al cioccolato, poi, malgrado la nuvolaglia, prendiamo la bella strada costiera, lungo la quale sono presenti numerosi caratteristici HORREOS, gli antichi granai in pietra sospesi. Piove a tratti, ma ci fermiamo ad alcune spiagge, al MIRADOR DI EZARO e raccogliamo frutti selvatici (more, mele, fichi) per uno spuntino. Il cielo è cupo a CAPO FINISTERE e fa freddo, ma il luogo è comunque suggestivo e altamente simbolico sia perché costituiva la fine del mondo conosciuto, sia perché è qui che termina il cammino di Santiago.

Il percorso prosegue tra coste frastagliate, fiordi, pale eoliche, campagne disseminate di horreos; siamo ora alla COSTA DA MORTE, così chiamata perché in passato molte navi vi fecero naufragio. Stupendo il FARO VILAN, posto isolato su rocce rosse, levigato dalla forza delle onde, che assomiglia molto al faro di Ploumanac in Bretagna. Poi sosta alla CHIESETTA DI SAN ADRIAN che ha un bel CRUCEIRO (croce in pietra) e birretta al CAFFE’ DEL MAR di MALPICA DE BERGANTINOS, paesino di pescatori con porto pieno di barchette stile “Braccio di ferro” e tanti gabbiani svolazzanti.

Arriviamo a LA CORUNA dopo le 20, è una grande città con il lungomare più lungo d’Europa, troviamo il buon hotel Maycar, centrale e andiamo nella piazza principale affollatissima perché sta per iniziare uno spettacolo di cabaret (per noi incomprensibile). Ceniamo in un ristorante lì vicino con cozze giganti, polpo alla galliega, calamari e formaggio locale, poi passeggiamo per le vie della città con tappe alla CHIESA DI SANTA MARIA DEL CAMPO  con un bel cruceiro nella piazza antistante, al CONVENTO DI SANTA BARBARA e alla CHIESA DI SANTIAGO, tutti ottimamente illuminati.

31 agosto – Purtroppo ci sono un po’ di nuvole e pioviggina: pazienza. Non fa più troppo caldo e abbiamo quasi sempre la felpa, spesso anche il K-way (e pensare che caldo torrido c’era all’inizio della vacanza a Siviglia….). Torniamo ad esplorare il centro di LA CORUNA, che ha la caratteristica di avere moltissime case con grandi balconi chiusi da verande a vetro bianche. Poi fa capolino il sole, che ci permette una migliore visibilità del faro della città, che è il più antico faro attivo del mondo, costruito addirittura dai Romani, precisamente da Traiano.

Proseguiamo costeggiando i RIAS ALTAS, i fiordi più a Nord, regno delle streghe, come narra la leggenda, ancor più che nel resto della Galizia. La strada, soprattutto la deviazione costiera che parte da CEDEIRA, è molto suggestiva e consigliamo a chiunque programmi un viaggio in Galizia di non perderla, anche se poco segnalata. Il fascino di questo percorso deriva principalmente dal fatto che sembra di essere in alta montagna con boschi, felci, rocce e cespugli con fiori rosa e arancio, prati, mucche al pascolo, cavalli, ma appena giri l’angolo c’è il mare con grandi spiagge e rocce.

Ci fermiamo per la visita del bel MONASTERO DI SAN ANDRES DE TEXIDO, costruito con sassi e intonaco bianco come le case del resto del paese. Lì vicino pranziamo facendo un bel pic-nic in un prato affacciato sull’oceano, qui ripiantiamo la piantina della buona sorte che ci avevano regalato in mattinata, ci pare proprio il posto giusto! Ultima tappa galiziana sono gli splendidi FARAGLIONI di AS CATEDRAIS.

In ASTURIA ci fermiamo a LUARCA all’Hotel Villa de Luarca, una splendida casa marittima antica asturiana, passeggiamo al piccolo carino porticciolo, ceniamo a base di formaggi e bistecche e assaggiamo il sidro (lo sapevamo che non ci piaceva troppo, ma era dovere riprovarci…).

1 settembre – Dopo una colazione con una torta squisita, appena prima di OVIEDO visitiamo la CHIESA DI SAN JULIAN DE LOS PRADOS del IX secolo, che è la più antica chiesa di culto preromanica della Spagna, ricoperta di affreschi, con la caratteristica di non avere segni cristiani se non 2 crocifissi senza alcuna figura per evitare le distruzioni mussulmane.                                                                                                                               Molto belle anche le altre 2 chiese preromaniche sulla collina che domina Oviedo: SANTA MARIA DEL NARANCO e SAN MIGUEL DE LILLO.

In città percorriamo strette vie carine, visitiamo la maestosa cattedrale gotica fiammeggiante e l’Università, facciamo una pausa in una sidreria. Poi ripartiamo attraversando le belle montagne dell’Asturia (PICOS DE EUROPA).

Ci fermiamo ad ammirare qualche spiaggia, poi troviamo l’hotel per la notte a LLANES, un bel paesino sul mare con caratteristiche vie piene di ristoranti, sidrerie e negozi di prodotti asturiani. La PENSION LA GUIA dove alloggiamo è nella piazzetta centrale, è un edificio storico del secolo XVII ben ristrutturato, è una casa a graticcio e la nostra camera ha la verandina sulla piazza: da consigliare! Cena in ristorante/sidreria dove assaggiamo la tipica fabada (fagiolata con salsiccia), paella e bistecca con crema di formaggio asturiano (simile al gorgonzola).

2 settembre – Ultima colazione della vacanza con cioccolata e churros. Raggiungiamo il paese di COMILLAS dalla tipica architettura modernista di fine 1800 rappresentata da PALAZZO SOBRELLANO e dal CAPRICCIO di GAUDI’ (Giada lo ricordava bene, perché è nel suo puzzle sulle opere di Gaudì acquistato a Capodanno a Barcellona).

Poi pranzo con tapas (queso, calamari fritti, crocchette di tonno e bacalau, acciughe) a SANTILLANA DEL MAR, bel paesino dal centro storico medievale in eccellente stato di conservazione.

E poi volo puntualissimo per l’Italia  dal microscopico aeroporto di SANTANDER.

Come sempre un grosso grazie a Beppe che ha studiato nei particolari i tragitti e le cartine, grazie anche perché la sua forma mentis cartografica ci fa sempre dire “Ma ci sei già stato?”…

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Pubblicato da bobiworld

Baba, medico nella vita con la passione dei viaggi, Bobo, medico nella vita con passione dei viaggi e della fotografia.. insieme bobi... vi presentiamo il nostro modo di esplorare il mondo con idee, impressioni, appunti di viaggio e consigli utili il tutto corredato dalle immagini scattate in giro per il mondo. Ci accompagna in questo "viaggio" nostra figlia Giada che metterà a disposizione di tutti i ragazzi le sue impressioni ed il suo punto di vista... buon divertimento!!

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