ALTO ADIGE agosto 2020

Nell’ultimo anno ci siamo appassionati di trekking e bici, che ci hanno avvicinato a nuove mete e a tante bellezze naturali. La montagna poi ci è sempre piaciuta sia in estate che in inverno e questa volta decidiamo un luogo diverso dalla “nostra” Val d’Aosta, sempre però in Italia, per scelta, principio ed emergenza Covid: l’ALTO ADIGE.

22 agosto – Partiamo all’alba  per poter arrivare a metĂ  mattina in VAL DI FUNES, dove passeggiamo con lo sfondo delle montagne ODLE fino alla suggestiva piccola chiesetta di SAN GIOVANNI in mezzo ai prati.

Pausa ristoratrice alla CANTINA DELL’ ABBAZIA DI NOVACELLA con un bel tagliere di speck accompagnato da 2 calici di GEWURZTRAMINER, ricordando la tappa gustosa proprio qui quando con i Beppi e le ragazze ci siamo spostati in camper verso la Danimarca.

Dopo esserci rifocillati siamo ben disposti per visitare lo splendido complesso conventuale di NOVACELLA immerso tra le montagne e i vigneti con chiesa, chiostro e giardini rilassanti e molto gradevoli.

Attraversiamo la bella zona coltivata trentina le cui colline sono disseminate di vigneti e di frutteti con mele rosse o gialle, sempre ordinate e ben curate. C’è un bel sole ed è una delle giornate più calde dell’estate, tanto che anche la pausa nella cittadina di BRESSANONE non ci regala temperature molto fresche. Gironzoliamo per il bel centro storico con palazzi di color pastello, negozietti, portici, vicoli. Varie sono le chiese da visitare e ci piace in particolare il chiostro decorato del duomo dalla bella raccolta atmosfera.

Arriviamo in VALLE AURINA dove abbiamo prenotato nel paesino di LUTAGO l’HOTEL FRONZA, carino, in ottima posizione e accogliente, tanto che il motto FEELS LIKE “DOHOAME” (a casa nel dialetto locale) è perfettamente adeguato.

Dopo un tuffo nella piscina coperta e un bell’idromassaggio, ci godiamo un’ottima cena in cui apprezziamo in particolare la carne avvolta nello speck e i formaggi locali accompagnati da un fruttatissimo squisito vino bianco PFEFFERER.

23 agosto – L’hotel Fronza (che ha consigliato Elisa, collega di Bobo che ringraziamo) ci riserva una colazione notevole dolce e salata, con nostro speciale apprezzamento per la torta ai frutti di bosco e per lo yogurt. Decidiamo di dedicare la giornata al trekking sulle montagne della valle, prendendo la FUNIVIA SPEIKBODEN e poi i sentieri ben tenuti e segnalati che ci permettono di goderci il giro panoramico. Vediamo qualche marmotta, tanti fiori variopinti, prati verdi con graziosi masi, boschi con il tipico PINO MUGO, ruscelli, laghetti. Si sale e si scende con un bel dislivello tra panorami mozzafiato nella valle Aurina e nelle montagne tra mucche al pascolo e mulini ad acqua fino ai picchi sormontati dalle croci.

Ristoro all’ora di pranzo al panoramico MASO SONNKLARHUTTE (a 2400 metri) sulla cui terrazza apprezziamo il tipico dolce della tradizione altoatesina, il KAISERSCHMARRN, una frittella dolce con mirtilli, salsa di mele e zucchero a velo.

Torniamo a valle e in hotel ci rilassiamo prima in piscina e poi nel giardino, leggendo e programmando la giornata di domani. Le previsioni meteo non sembravano un granchè, ma siamo stati graziati, nuvole e sole si sono alternati e ha piovuto solo in serata, quando eravamo in hotel già da un pezzo.

24 agosto – Colazione abbondante e squisita per affrontare le escursioni della giornata. Partiamo dall’hotel con i nostri bastoncini da trekking a cui siamo affezionati e che ora riteniamo molto utili soprattutto quando troviamo asperità del terreno. Attraversiamo bei boschi con alti alberi e percorriamo un sentiero ripido ma comodo fino alle CASCATE SCHWARZBACH, maestose e impressionanti, poi proseguiamo il giro ad anello per circa 1 ora ½ tornando al paesino di Lutago.

La giornata di oggi è buona (sconfessando le previsioni di nuvoloso), c’è un bel sole e si sta benissimo, perciò decidiamo di proseguire nel fondovalle in auto fino a CAMPO TURES.

Dal borgo ci avviamo nel bosco per un tratto ripido decisamente piĂą frequentato da escursionisti rispetto ai sentieri di Lutago e raggiungiamo le 3 CASCATE DI RIVA, l’ultima delle quali è la piĂą impressionante e  ci si bagna pure con gli schizzi.

Ci piacerebbe scendere per un tratto con la FLY-LINE, ma c’è un po’ di fila e preferiamo un sentiero poco frequentato che scende fino al CASTELLO MEDIOEVALE DI TAUFERS.

Siamo vicino al paese di BRUNICO e ne approfittiamo per una breve passeggiata nelle caratteristiche vie centrali con bei palazzi e negozietti carini.

Torniamo in hotel, sauna, idromassaggio e una gustosa cena, conclusa da indimenticabili lamponi caldi con gelato e panna.

25 agosto – La valle Aurina riserva moltissime escursioni, siamo indecisi e decidiamo di seguire il consiglio della gentilissima proprietaria dell’hotel, che si rivelerà azzeccatissimo. La giornata è splendida, il cielo blu senza nuvole e già il fondovalle è uno spettacolo.

Saliamo verso nord fino quasi al confine con l’Austria al paesino di CASERE tra prati verdissimi, casette con balconi pieni di fiori colorati, tante cataste di legna, segherie, chiesette dai caratteristici campanili sottili. Alla fine del paese cominciamo il trekking  prendendo il sentiero 17 prima attraverso il bosco e sbucando poi in una valle ampia e verdissima tra mucche, asini e cavalli al pascolo con lo sfondo di alte montagne dalle cime innevate. Ci fermiamo alla MALGA WALDNERALM, a 2070 metri, in una posizione meravigliosa molto panoramica, dove gustiamo un buonissimo yogurt fatto in casa con i mirtilli freschi e beviamo un caffè ristoratore.

Proseguiamo l’escursione (che in totale durerà più di 6 ore e che sarà sempre accompagnata da un sole splendente) fino al LAGO WALDNER, circondato da rocce sulle quali ci fermiamo a riposare nel silenzio della natura.

Il sentiero prosegue in costa tra sassi, montagne innevate, bassa vegetazione fino al BIOTOP, una successione di ruscelli e laghetti dall’acqua limpidissima.

Non possiamo resistere a togliere gli scarponi da trekking e immergere i piedi nell’acqua gelata del ruscello. Una vera chicca è la visione della serpentina dei ruscelli del BIOTOP che ci appare dall’alto, immagine suggestiva e unica.

La discesa è piuttosto ripida e le ginocchia protestano, ma siamo rincuorati dal panorama e dalla distesa di mirtilli che costeggiano il sentiero. Tornati a CASERE curiosiamo in un mercatino di artigiani della valle, mangiamo il tipico pane con spinaci e visitiamo la bottega di un falegname, dove acquistiamo un albero di Natale intagliato. All’hotel Fronza ci attende un’ottima cena (purtroppo sarà l’ultima qui) con SPATZLI al sugo di finferli e gulash con canederli.

26 agosto – Abbondante colazione  con torta ai frutti di bosco, yogurt alla frutta e oggi addirittura Sacher: sì, lo so al mattino la Sacher…ma era lì che mi guardava e dopo la camminata di ieri ce la siamo proprio meritata. Anche oggi sole, pur essendoci al mattino un po’ freddino, tanto che teniamo il pile per un bel po’.

Lasciamo con dispiacere l’HOTEL FRONZA (che decisamente consigliamo) e ci avviamo verso la valle parallela, la VALLE ANTERSELVA. Anche qui gli ampi prati, le belle casette, i ruscelli, gli animali al pascolo, la vegetazione e i fiori rendono incantevole il panorama. La camminata mattutina è piuttosto semplice, ma carina, attorno al LAGO DI ANTERSELVA, che ha una colorazione di un verde luminoso cangiante e ha il fascino di altri laghi dell’Alto Adige più blasonati e più affollati (mi riferisco in particolare al lago Sorapis che avremmo voluto vedere, ma a cui abbiamo rinunciato perché abbiamo letto essere stato preso d’assalto nei giorni scorsi).

Dal momento che questa sera ci raggiungerà in treno Giada a Bressanone per trascorrere con noi i prossimi giorni, decidiamo di passare il pomeriggio in una valle più vicina alla cittadina. Scegliamo un po’ a caso una valle, la VAL DI FUNDRES, che si rivelerà bellissima, autentica, popolata quasi solo dai locali che lavorano nei campi o nelle stalle con i bimbi che giocano nei prati. Facciamo una passeggiata tra i masi, bellissimi, molto curati, con balconi stracolmi di fiori di ogni colore, le legnaie ordinatissime e giganteschi prati verdissimi con tante mucche. Sembra il paesino delle favole che ti immagini quando pensi all’Alto Adige.

Dopo aver recuperato Giada, facciamo un brevissimo giretto a BRESSANONE e ci avviamo verso la VAL PUSTERIA fino al paesino che ci accoglierà nei prossimi giorni: SESTO. Molto bello il nostro alloggio all’HOTEL STROBL, dove ci è stato riservato un grande appartamento tutto in legno con una veranda da cui si vedono le DOLOMITI. Cena di qualità all’hotel e poi passeggiata per le vie del paesino, piccolissimo e molto carino.

27 agosto – Bellissima giornata di sole, sveglia di prima mattina prontissimi per l’escursione tra le Dolomiti, l’ANELLO DEI TRE RIFUGI. Non dovrei dire più nulla perché nessun racconto e nessuna foto potranno far minimamente capire la meraviglia dei panorami che abbiamo visto e l’emozione provata stando nel mezzo delle Dolomiti. Vi dirò solo che ci dovete andare per farvi un’idea e proprio per questo voglio condividere qualche particolare e qualche dato tecnico della fenomenale giornata.

Dopo aver fatto scorta di panini con lo speck alla famosa PANETTERIA HAPPACHER a MOSO, lasciamo la macchina alla fine della VALLE FISCALINA e iniziamo la salita dal RIFUGIO FONDOVALLE dove troviamo ancora vegetazione. Da qui il terreno si fa piĂą sassoso e piĂą dolomitico, circondato dagli alti pinnacoli delle vette. Una salita piuttosto ripida e un bell’iniziale dislivello ci porta al RIFUGIO ZSIGMONDY COMICI  a 2235 metri. Fa freddino, cambiamo le maglie sudatissime e mettiamo il pile. Ci sediamo con la vista sulle vette per un caffè e uno SKIWASSER, la bevanda tipica di queste zone, preparata con lo sciroppo di lamponi.

Altro bel dislivello, compensato dalla magia del panorama, fino ai 2528 metri del RIFUGIO PIAN DI CENCIA. Lì vicino troviamo una posizione privilegiata tra le rocce dolomitiche dove gustare i nostri panini, mentre la giornata continua a essere perfetta anche dal punto di vista meteorologico con sole, cielo terso e ogni tanto qualche innocua nuvoletta.

Lungo il successivo percorso, che è un saliscendi, ci sono alcuni laghetti alpini dai colori fantastici in cui si specchiano il cielo e le montagne.

Dopo un ultimo breve tratto di salita, eccoci al RIFUGIO LOCATELLI, a 2405 metri, dove compare l’inconfondibile profilo delle TRE CIME DI LAVAREDO. La fatica fatta per arrivare fin qui è ripagata dallo spettacolo. Abbiamo trovato un po’ di persone durante il percorso, ma non così tante come si potrebbe immaginare, anche perché non è una passeggiata, ma una vera escursione piuttosto faticosa; qui in cima si può arrivare anche dal lago di Misurina con un tragitto più facile perciò c’è un po’ più di gente.

Inizia la fase di discesa, prima tra i sassi dolomitici e poi in un sentiero pietroso tra la vegetazione rigogliosa: è un percorso lungo e difficoltoso, anche perché dopo circa 10 ore di cammino e 20 Km percorsi abbiamo le gambe un po’ affaticate.

Torniamo a SESTO appagati dal trekking ad alta quota di oggi e pensiamo solo a una bella cena e al meritato riposo.

28 agosto – Per la nostra ultima giornata in Alto Adige abbiamo programmato un’escursione con un mezzo che abbiamo scoperto nell’ultimo anno e che ci ha entusiasmato: la bicicletta o meglio l’e-bike che ci permette (anche a casa) di fare tragitti panoramici anche in salita. L’Alto Adige è l’ideale perché ha una fitta rete di piste ciclabili, ben tenute e ben segnalate.

Noleggiamo le nostre 3 e-bike a SAN CANDIDO e iniziamo a pedalare nella tranquillità della campagna. Una parte del percorso è sterrato, ma con ottimo fondo; le e-bike sono decisamente utili perché ci sono alcune salite, anche se dolci.

Arriviamo al LAGO DI BRAIES, dal colore smeraldo e ci giriamo attorno a piedi: bella idea venirci in bici perché tante qui sono le persone che arrivano in auto e i parcheggi si saturano facilmente.

Ci avviamo in discesa verso DOBBIACO e per pranzo ci fermiamo in un ristorante molto carino con vista sulle Dolomiti, dove ci rifocilliamo con un piatto di patate, speck e formaggio di malga e con spatzli e speck: squisiti!

Di nuovo salita su una bellissima strada sterrata fino al LAGO DI DOBBIACO, anche lui molto carino, tranquillo e rilassante e poi ancora su per altri 10 Km fino al LAGO DI LANDRO. La discesa (non sembrava di essere saliti così tanto!) ci riporta prima a DOBBIACO e poi a SAN CANDIDO dove restituiamo le bici (in tutto abbiamo percorso 65 Km).

Facciamo due passi per le vie centrali di SAN CANDIDO, dove ci sono negozietti carini di prodotti locali e di abbigliamento per la montagna e acquistiamo lo speck che portiamo a casa da TITO SPECK. Troviamo Valeria e la sua famiglia, che hanno passato alcuni giorni di vacanza qui e facciamo due chiacchere. Oggi il tempo era previsto piovoso dal pomeriggio, ma è l’ora del tramonto ed è ancora bello: la magia bobica sembra funzionare, sole e poi sole.

In hotel ci attende una bella sauna rilassante e poi una cena finale davvero ottima. E ora piove, anzi diluvia con tuoni e fulmini…direi che il meteo ci ha decisamente graziato in questa vacanza!

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Pubblicato da bobiworld

Baba, medico nella vita con la passione dei viaggi, Bobo, medico nella vita con passione dei viaggi e della fotografia.. insieme bobi... vi presentiamo il nostro modo di esplorare il mondo con idee, impressioni, appunti di viaggio e consigli utili il tutto corredato dalle immagini scattate in giro per il mondo. Ci accompagna in questo "viaggio" nostra figlia Giada che metterĂ  a disposizione di tutti i ragazzi le sue impressioni ed il suo punto di vista... buon divertimento!!

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