A spasso tra antichi borghi ( giugno 2016)

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13 giugno – Quest’anno giugno è mite, è da parecchio che io e Bobo abbiamo in mente13062016senza-titolo-_DSC3271 alcune tappe in centro Italia da affrontare con calma nei giorni feriali senza la ressa di turisti. Prima di tutto siamo curiosi di vedere la STAZIONE MEDIO-PADANA della ferrovia ad altĂ  velocitĂ  di REGGIO EMILIA, opera architettonica postmoderna di CALATRAVA, mastodontica, affascinante, le cui geometrie vengono valorizzate dalla luce di una tersa mattinata.

Per l’ora di pranzo siamo alla ROCCA DI GRADARA, paesino circondato dalle mura 13062016senza titolo-_DSC1282trecentesche in cui si respira ancora l’atmosfera medievale, malgrado i negozietti e i ristoranti: azzeccata la giornate feriale, calda ma ben areata, le vie sono poco affollate e la passeggiata è decisamente piacevole, con l’intermezzo della degustazione di un’ottima piadina all’ OSTERIA DELLA LUNA. Mentre pranziamo abbiamo la fortuna di notare, al di sotto del balcone della casa di fronte, un nido di rondine a cui mamma-rondine porta ripetutamente il cibo.

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Attraversando la bella campagna del MONTEFELTRO, raggiungiamo URBINO, dove alloggiamo nel B&B VILLA PARADISO che abbiamo scelto per le ottime recensioni: in13062016senza titolo-_DSC3384 effetti è tutto confermato, pulitissimo, arredi nuovi e curati, gentilissima e molto carina la padrona di casa, che ci accoglie con un caffè e ci spiega come muoverci per i meandri della città. La posizione del B&B è ottima, appena fuori dalle mura, ma da cui a piedi si può raggiungere in pochi minuti il centro storico di Urbino. Gironzoliamo per le strette vie medievali, allietate da una moltitudine di ragazzi universitari, ma comunque tranquille, visitiamo l’ORATORIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA con il suo 13062016senza titolo-_DSC3385stupendo ciclo di affreschi e l’ORATORIO DI SAN GIUSEPPE con il presepe in stucco a grandezza reale. Poi ammiriamo il panorama della città e del Palazzo Ducale dall’alto dopo essere saliti al parco. Di gran soddisfazione anche la cena alla TRATTORIA DEL LEONE a base di crostini alla crema di cicerchie e frittatine ai funghi, tagliatelle di fave e lenticchie o al ragu di selvaggina con ginepro, seguite da un assaggio di formaggi locali, tra cui ottimi il formaggio di fossa con il miele e la casciotta di Urbino. Al ritorno al B&B ci attende la sorpresa di vedere parecchie lucciole in giardino che illuminano il nostro ritorno a casa.

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14 giugno – Sabina, che discende da una famiglia di pasticcieri urbinati, ci prepara una notevole colazione con paste e biscotti appena sfornati e casciotta con marmellata fatta in casa. Riprendiamo le erte stradine della città per tornare al PALAZZO DUCALE e visitarlo sia per ammirare le strutture architettoniche sia per le opere di Piero della Francesca e Raffaello. Prima di lasciare la città ci rifocilliamo con la tipica crescia sfogliata di Urbino ripiena di erbe e casciotta (ottima!).

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Il cielo incomincia ad annuvolarsi e il temporale ci farà compagnia all’ABBAZIA DI 14062016senza titolo-_DSC3497CHIARAVALLE e poi nella bella cittadina di FERMO, arroccata su un colle poco lontano dalla costa adriatica, dove ci colpisce in particolare la cinquecentesca piazza del Popolo.

Anche ad ASCOLI PICENO il B&B che abbiamo scelto (ANTICO BORGO PICENO) è 14062016senza titolo-_DSC3506veramente notevole: ricavato da un antico convento con le camere che danno sul fiume e panoramiche sulla città; si trova vicino al PONTE ROMANO e da qui si può raggiungere in pochi14062016senza titolo-_DSC3541 minuti il suggestivo centro della città. La passeggiata ci fa scoprire le chiese romaniche, le torri gentilizie e i palazzi nobiliari, tutti puliti e ben conservati nella tipica pietra bianca. Arrivati in quella che è a ragione considerata una delle più belle piazze d’Italia, PIAZZA DEL POPOLO, ci sorprende un acquazzone e ci rifugiamo all’antico CAFFE’ MELETTI, dove ci attende il caffè con la caratteristica anisetta: con la pioggia le foto sono curiose perché gli antichi edifici della piazza si specchiano sulla lucida pavimentazione.

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Cena da segnalare in un ristorante gestito da simpatici ragazzi giovani (LA PECORA NERA) a base di olive ascolane, formaggio fritto, ceppe (pasta fatta a mano con un ferro) con funghi e tartufi, arrosticini (tipico piatto abruzzese, visto che Ascoli è al confine con l’Abruzzo), tutto ottimo e cucinato benissimo.

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15 giugno – Risveglio perfetto con una giornata tersa, di sole pieno, colazione con yogurt fatto in casa e torte… prontissimi per goderci la tranquilla atmosfera delle strade di 15062016senza titolo-_DSC3701Ascoli, il passeggio delle persone del posto che fanno la spesa e chiacchierano, i profumi del gelsomino e dei cibi preparati nelle15062016senza titolo-_DSC1392 trattorie e nelle case: sembra che il fascino di questa città medievale così ben conservata sia ancora poco conosciuto dai turisti. Ultimo assaggio di olive ascolane fatte a mano e di cremini fritti, due chiacchere con il signore che li prepara e si parte verso la vicina UMBRIA… eccoci alla principale meta dal punto di vista naturalistico di questo nostro viaggio, la PIANA di CASTELLUCCIO, spettacolare conca in particolare nel periodo della fioritura. Non è ancora il clou che, vista la stagione un po’ in ritardo, ci sarà tra 10-15 giorni, ma è comunque affascinante con fiori gialli, viola, azzurri e bianchi e le piantagioni della famosa lenticchia. Sullo sfondo il piccolo bel paese arroccato di CASTELLUCCIO, dove facciamo una passeggiata, gustando il panino allo scarafischio (una specie di salsiccia) acquistato da un camioncino ambulante, assieme a lenticchie e cicerchie da cucinare a casa.

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Tappa a NORCIA, patria di San Benedetto, carina solo per la piazza tondeggiante con 15062016senza titolo-_DSC3743una bella chiesa gotica e per le norcinerie, dove possiamo gustare salami e prosciutti.

Assolutamente deludente la cittadina di CASCIA con il SANTUARIO DI SANTA RITA, commerciale e pochissimo spirituale.

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In serata arriviamo a SPOLETO, dove scegliamo di pernottare all’HOTEL VALLE ROSA 15062016senza titolo-_DSC3792appena fuori dalla città e immerso nelle colline con un bel panorama. Con le scale mobili arriviamo alla rocca e poi piano piano esploriamo le vie, le piazze e le chiese, i vicoli fioriti fino ad arrivare al tramonto alla luminosa e suggestiva piazza del romanico DUOMO dalla spettacolare facciata con mosaico di Cristo benedicente, rosoni e portico rinascimentale. Cena con strangozzi al tartufo alla CANTINA DEI CORVI e poi a nanna.

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16 giugno – La giornata inizia con una tappa letteraria, le FONTI DEL CLITUMNO: non sono niente di particolare, sono solo un limpido laghetto circondato da salici e cipressi, ma siamo curiosi di vederle perché hanno affascinato e ispirato poeti di ogni tempo (Plinio il Giovane, Virgilio, Byron e Carducci). Percorrendo strade tra colline di viti e ulivi, arriviamo a quella che possiamo considerare una tappa enologica, MONTEFALCO, dove non ci dimentichiamo di acquistare il famoso vino del luogo, il SAGRANTINO.

16062016senza titolo-_DSC3850Altra simpatica cittadina medievale dove gironzoliamo senza meta è BEVAGNA. Il tracciato tortuoso (e in salita) delle stradine fiancheggiate da case in calcare del Subasio di SPELLO è reso ancora più carino dai balconi e dai vicoli fioriti (la prossima settimana un concorso eleggerà il migliore del paese). Qui facciamo una pausa ristoratrice con insalata di farro e vino bianco, ammiriamo gli affreschi del Pinturicchio e acquistiamo per la nostra casa un olio su tavola di Vincenzo Martini, un pittore di Spello che ci piace molto.

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Trascorriamo l’ultima serata del nostro viaggio umbro-marchigiano a GUBBIO, altra 16062016senza titolo-_DSC1497affascinante cittadina, che ha mantenuto praticamente integro l’aspetto medievale sia nella struttura degli edifici sia nell’impianto delle strade. Particolare è il Palazzo dei Consoli con la curiosa scala sospesa a ventaglio che domina la piazza e da cui si gode il panorama sulla campagna circostante. Cena all’OFFICINA DEI SAPORI, servizio, locale, qualità dei piatti (in prevalenza a base di carne) e prezzi molto interessanti; ci piace in particolare il carpaccio di suino con verdure e crostini. L’HOTEL ALLA CASELLA è carino, pulito, economico e in buona posizione per visitare la città.

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17 giugno – Ultima mattinata tra le viuzze di GUBBIO, saliamo con una strana funicolare fino alla BASILICA DI SANT’UBALDO da cui si gode un bel panorama dall’alto della città e della valle e dove sono conservati i giganteschi ceri utilizzati nella tradizionale corsa dei ceri del 15 maggio. Spuntino con crescia e cianuscolo e con mortadella al tartufo e poi ritorno…

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Pubblicato da bobiworld

Baba, medico nella vita con la passione dei viaggi, Bobo, medico nella vita con passione dei viaggi e della fotografia.. insieme bobi... vi presentiamo il nostro modo di esplorare il mondo con idee, impressioni, appunti di viaggio e consigli utili il tutto corredato dalle immagini scattate in giro per il mondo. Ci accompagna in questo "viaggio" nostra figlia Giada che metterĂ  a disposizione di tutti i ragazzi le sue impressioni ed il suo punto di vista... buon divertimento!!

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